All'acquario di Genova una nuova vasca per esplorare gli abissi del Mediterraneo

(ANSA) - GENOVA, 16 DIC - All'acquario di Genova è stata inaugurata una vasca per scoprire le meraviglie dei fondali del Mediterraneo nell'ambito del progetto europeo 'Redress' portato avanti insieme all'Università Politecnica della Marche. Una nuova collaborazione scientifica e divulgativa per favorire la conservazione degli ambienti più profondi e remoti con l'obiettivo di valutare il livello di degrado di questi ambienti unici e sviluppare strategie efficaci per il loro restauro.

L'esposizione ospita diversi esemplari di organismi ed un'area di approfondimento sul progetto. Gli organismi, tra cui esemplari di coralli profondi, sono stati raccolti nei nel canyon Dohrn del golfo di Napoli, fino a 500 metri di profondità, e sono stati trasportati all'acquario di Genova dove sono stati presi in carico dai biologi della struttura che li ha inseriti in apposite vasche curatoriali per il periodo di quarantena prima dell'inserimento in vasca espositiva.

Gli ambienti marini profondi, oltre i 200 metri di profondità, ospitano una straordinaria varietà di habitat e un numero enorme di specie, in larga parte ancora sconosciute. Si tratta di ambienti che coprono circa il 65% della superficie del pianeta e includono barriere coralline profonde, canyon sottomarini, montagne sottomarine, oasi idrotermali e fosse oceaniche, popolati da organismi capaci di vivere ad altissime pressioni, in assenza di luce e a basse temperature.

Ogni spedizione scientifica nelle profondità del mare porta alla scoperta di nuove specie e si stima che negli abissi vivano da 500.000 a forse diversi milioni di specie. Questi ecosistemi, fondamentali per l'equilibrio degli oceani, sono oggi fortemente minacciati dalle attività umane, in particolare dalla pesca a strascico, dall'inquinamento e dai rifiuti marini, dal traffico navale e dalle attività di estrazione di materie prime, che provocano danni importanti anche agli habitat profondi del Mare Nostrum.

"Siamo molto contenti di rinnovare la collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche - commenta la curatrice generale di Costa Edutainment Silvia Lavorano -. La sinergia tra ricerca, conservazione e comunicazione scientifica è essenziale per sensibilizzare il pubblico sulla tutela dell'ambiente marino e per formare le nuove generazioni". (ANSA).

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