Un 17enne italiano è Wildlife Photographer of the Year

Una rara iena bruna guarda direttamente nell'obiettivo mentre si aggira d i notte nella città fantasma di Kolmanskop , in Namibia, davanti ad una casa abbandonata e semidistrutta: è il bellissimo e spettrale scatto che ha vinto il Wildlife Photographer of the Year 2025 , punto di riferimento per la fotografia naturalistica organizzato dal Natural History Museum di Londra. I giudici hanno considerato questa foto come la dimostrazione più evidente delle qualità necessarie per essere un fotografo naturalista di successo: curiosità, pazienza, talento e soprattutto perseveranza , visto che l'autore, il sudafricano Wim van den Heever, ha dedicato 10 anni a ottenere questa immagine .

Un giovane fotografo italiano di 17 anni, Andrea Dominizi , si è invece imposto nella categoria Young Wildlife Photographer of the Year : la sua fotografia, che immortala un coleottero della specie Morimus asper mentre sullo sfondo si stagliano i macchinari per il disboscamento , è stata fatta sui Monti Lepini, nel Lazio. L'immagine racconta due storie: una di distruzione causata dall'intervento umano e una di resilienza, data dalla fondamentale capacità dei coleotteri di riciclare il legno morto.

Il concorso, giunto alla 61° edizione , vede partecipare ogni anno migliaia di fotografi da tutto il mondo , che cercano di catturare in un singolo scatto la meraviglia del mondo naturale. Le 100 immagini vincitrici di quest'anno , che verranno esposte a partire d al 17 ottobre al Natural History Museum , sono state selezionate all'interno di un numero record di candidature, oltre 60.600 provenienti da 113 paesi .

Le altre che si sono aggiudicate un premio permettono di ammirare, ad esempio, pulcini di pinguino imperatore che si incamminano lungo il bordo di una piattaforma di ghiaccio , affascinanti lupi artici incuriositi dalla presenza del fotografo, o un'incredibile scena di caccia sincronizzata tra due pesci di diversa taglia e un uccello della specie garzetta.

Ci sono poi murene che si spingono addirittura fuori dall'acqua per procurarsi il cibo , dimostrando così le loro incredibili capacità di adattamento, uno stormo di gabbiani che si affolla attorno a un peschereccio e racconta la convivenza tra fauna marina e industria della pesca, e un feto di rinoceronte non sopravvissuto che testimonia il lavoro del progetto per salvare il rinoceronte bianco settentrionale, di cui rimangono solo due femmine.

© RIPRODUZIONE RISERVATA