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 L'osservazione di 200 eventi segna "un   record impressionante  , se si considera che complessivamente nei precedenti periodi di osservazione i segnali rivelati sono stati 90", rileva in una nota l'Osservatorio Gravitazionale Europeo (Ego) al quale fa capo Virgo. L'incremento si deve alla   maggiore sensibilità dei rivelatori  , frutto delle innovazioni tecnologiche realizzate negli scorsi anni. I quattro rilevatori   torneranno in funzione  a pieno ritmo il   7 ottobre  , quando il quarto ciclo di osservazioni si concluderà ufficialmente. 
 
 Inizialmente la pausa era dovuta alla necessità di riparare una   valvola di chiusura  del rivelatore   Ligo  che si trova a Livingston (Louisiana) prima della stagione degli uragani, ma è l'occasione per lavorare su tutti i rivelatori della rete. A Cascina i ricercatori di   Virgo  stanno approfittando della pausa per   sostituire uno degli specchi principali  dell'interferometro, all'estremità del braccio ovest. L'operazione di sostituzione in corso è molto delicata e richiederà   circa un mese  , dice Diego Bersanetti, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Genova. 
 
 Per il portavoce di Ego Gianluca Gemme, dell'Infn, "la nuova astronomia gravitazionale sta rivoluzionando il nostro modo di osservare e studiare il cosmo. In soli 10 anni dalla prima rivelazione di un'onda gravitazionale, le nuove informazioni che abbiamo acquisito stanno trasformando le ipotesi degli astronomi sulle popolazioni di buchi neri e alcuni modelli dell'evoluzione stellare".
 
 La grande attesa della comunità astronomica per i prossimi mesi è replicare una   nuova osservazione multimessaggera  , ovvero l’osservazione coordinata e simultaneo di uno stesso evento cosmico utilizzando segnali di natura diversa, come onde gravitazionali, luce, onde radio, raggi gamma. Finora questo è accaduto, con l’osservazione della fusione di due stelle di neutroni del   17 Agosto 2017  .
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