L’ondata di maltempo ha imbiancato le Orobie, sbalzo termico di 15 gradi

METEO. Alle quote più alte delle nostre vette ha fatto la sua comparsa la neve. E le temperature sono nuovamente crollate. Al rifugio Tagliaferri la colonnina di mercurio è arrivata a un grado centigrado.

Sono passati solo alcuni giorni da quando gli escursionisti più temerari che salivano in quota potevano decidere di combattere l’afa improvvisando una nuotata in qualche laghetto. Dopo le recenti piogge la situazione è completamente cambiata e l’ondata di maltempo ha anche portato alla comparsa della neve alle quote più elevate. «Qui al rifugio Tagliaferri (il più alto delle Orobie con i suoi 2.325 metri) – dice il gestore Francesco Tagliaferri – ieri, 29 agosto, il termometro segnava +1. Osservando il Demignone e Tornello è possibile verificare come la neve li abbia imbiancati fin verso i 2.450/2.500 metri. Uno sbalzo termico enorme se pensiamo che solo qualche giorno fa la minima notturna non era scesa sotto i 15 gradi».

Il Monte Torena innevato

Stessa situazione al rifugio Barbellino, in alta Val Seriana. «Ieri, 29 agosto – dice Mario Fornoni – ci siamo svegliati con il Monte Torena imbiancato. Per chi decidesse di raggiungerci ricordo che saremo aperti fino al 10 settembre in modo continuativo e poi, meteo permettendo, fino a metà ottobre». Chi ha però potuto godere di una vista «panoramica chilometrica», dai 3.038 metri del Pizzo Redorta fino ai 2.824 metri del Pizzo Tre Confini, è Samuele Rossi del rifugio Mirtillo: «Svegliarsi con le vette imbiancate è stato spettacolare. Sebbene la permanenza di questa neve sarà effimera il nostro augurio è che ne possa arrivare tanta nei prossimi mesi, entro l’8 dicembre, quando daremo inizio alla stagione invernale».

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