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Sabato 23 Novembre 2024
Un topo chimera con geni che hanno almeno 400 milioni di anni
 Ottenuto un   topo chimera  le cui   cellule  sono state   riprogrammate  utilizzando i   geni  di un   organismo antico almeno 422 milioni di anni  . Il risultato,   pubblicato  sulla rivista Nature Communications da un gruppo di ricerca internazionale guidato dall'Università of Hong Kong, dimostra che   i fattori che regolano l'attività delle cellule staminali animali  sono   molto più antichi del previsto  . Probabilmente   c'erano già  quando gli   animali multicellulari non esistevano ancora  , e la scoperta promette di avere   conseguenze importanti per la medicina rigenerativa  . Allo studio hanno collaborato le Università britanniche di Cambridge e Queen Mary di Londra e l'Istituto tedesco Max Planck. 
 
 I   geni  utilizzati nell'esperimento si chiamano   Sox2  e   Pou  , entrambi   spingono le cellule adulte a regredire  diventando   pluripotenti  , ossia capaci di svilupparsi assumendo qualsiasi identità. Tutti e due appartengono ai coanoflagellati, animali unicellulari vissuti almeno 422 milioni di anni fa e considerati   i più vicini parenti degli animali sulla scala evolutiva  . 
 
 Una volta introdotti nelle cellule di topo, i geni Sox2 e Pou le hanno spinte a resettare il loro programma, facendole   regredire allo stato di staminali pluripotenti  ; le stesse cellule sono state poi fatte crescere fino a ottenere un   embrione  che ha dato origine a un individuo:   il topo chimera  . Le prove della completa integrazione delle cellule antiche nel suo Dna sono   macchie di pelo nero  e   occhi scuri  . "Ottenendo con successo un topo utilizzando strumenti molecolari dei nostri parenti unicellulari, siamo testimoni di una   straordinaria continuità della loro funzione attraverso un miliardo di anni di evoluzione  , osserva Alex de Mendoza, della Queen Mary University, uno degli autori della ricerca. 
 
 Grazie a questo risultato l'insieme di   strumenti della medicina rigenerativa  si prepara a diventare   più ricco  ed   efficiente  . I nuovi geni si aggiungono infatti al cocktail di geni e fattori di crescita messo a punto nel 2012 da Shinya Yamanaka per riprogrammare le cellule adulte in staminali pluripotenti.
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