«Con il rugby ho battuto il bullismo: in campo i valori dell’amicizia e del gioco di squadra»

L’INTERVISTA. Parla Davide Orlandi, 23 anni, capitano della Rugby Bergamo: «Ero timido, ho imparato i veri valori». «Il tifo sugli spalti è fortissimo ma sempre a sostegno della squadra non contro gli avversari».

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Si alza la mattina alle 5 per il suo turno di lavoro come operaio nel settore ambientale poi, quando finisce, intorno alle 16, va diretto al campo di rugby per gli allenamenti e ci sta fino a sera. Nel tempo libero? Ancora sport, dal basket al tennis, video giochi e la fidanzata.

Davide Orlandi, 23 anni, è il capitano della prima squadra del Rugby Bergamo e racconta la passione per uno sport che gli ha dato grandi soddisfazioni in campo ma soprattutto lo ha trasformato anche fuori. «Ero un ragazzo timido e un po’ in carne, ho subito anche episodi di bullismo, ma il rugby mi ha cambiato - dice -: questo sport mi ha aiutato tanto a prendere consapevolezza in me stesso. Mi ha cambiato anche fisicamente, mi ha aiutato a crescere forte e in salute, con dei valori di amicizia e di grande senso di squadra».

Essere il capitano oggi «è una bella responsabilità e sogno di andare avanti magari con un salto di categoria insieme a tutti i miei compagni». In campo prevale lo spirito di squadra e il sostegno reciproco. E anche sugli spalti il tifo è «acceso, ma a sostegno della propria squadra, con canti e urla. Il tifo è esagerato ma mai contro gli avversari».

Uno sport che Davide Orlandi consiglierebbe anche per i più piccoli «perché aiuta a crescere, ti dà coraggio e la forza di buttarti nella vita».

Davide Orlandi a L'Eco di Bergamo Incontra. Video di Elena Catalfamo

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