Persico medaglia di bronzo ai Mondiali. E la junior Pellegrini è quarta in Australia

Ciclismo. Grandi risultati per le bergamasche ai Mondiali su strada di Wollongong, in Australia. Silvia Persico è stata terza nella corsa élite vinta dalla straordinaria olandese van Vleuten, Francesca Pellegrini ha sfiorato il podio in quella juniores.

Un’impresa d’altri tempi, quelli del ciclismo eroico, ma frutto di una totale superiorità tecnica e mentale. L’olandese Annemiek van Vleuten, 40 anni a ottobre e nonostante un gomito fratturato per una caduta nella crono a squadre di mercoledì scorso, ha completato il suo perfetto 2022 vincendo il Mondiale su strada femminile, a Wollongong, dopo aver conquistato i tre grandi giri, d’Italia, di Francia e di Spagna, e anche Liegi-Bastogne-Liegi.

Sul podio è salita anche l’azzurra Silvia Persico, 25enne di Cene, brava a conquistare un bronzo nella volata per il secondo posto alle spalle della belga Lotte Kopecky. Entrambe sorridenti e felici a fianco della fuoriclasse, che lascia il testimone ai campioni che si daranno battaglia per l’ultimo e più importante appuntamento del Mondiale, la prova su strada uomini.

L’olandese van Vlauten vince con un gomito rotto

Quella di Van Vleuten è stata una lezione di coraggio e intelligenza: partita in contropiede all’ultimo chilometro, l’olandese ha guadagnato sul gruppo un margine sufficiente per giungere fin sull’arrivo, dove non è quasi riuscita ad alzare le braccia per l’infortunio. La volata per il podio ha visto sfiorare l’argento l’azzurra Persico, già bronzo ai Mondiali di ciclocross dello scorso inverno.

Persico: «Impossibile stare dietro a van Vlauten»

«È stata una corsa dura e sulle ultime due ascese ho sofferto tanto ma sono riuscita a riprendere le prime - ha raccontato la seriana -. Certo non pensavamo al numero di Annemiek, che ha sofferto tanto quanto la sottoscritta in salita. Non avevo le gambe per andarle dietro, e nemmeno le altre. Nella volata ho preso la ruota di Lotte ma non sono riuscita a superarla. La medaglia ripaga del lavoro fatto dalla squadra, un gruppo fantastico, ed è la conclusione di una stagione fino ad oggi molto positiva».

Il ct Sangalli: «Silvia brava a resistere nei giri finali»

Soddisfatto il ct, Paolo Sangalli: «Su un percorso simile non potevamo fare di più di quello che abbiamo fatto, essere sul podio è un ottimo risultato - ha detto -. Silvia è stata brava a resistere nei giri finali, così come Elisa Longo Borghini (decima al traguardo, ndr), che ha provato più volte a lasciare tutte. Poi di fronte ad un talento come quello dell’olandese, può accadere quello che è accaduto».

La più incredula per il risultato, in ogni caso, è van Vleuten: «Non posso crederci. Avrei dovuto portare l’acqua oggi con il gomito rotto. Ed eccomi qui, campionessa del mondo», ha esclamato, mentre la raggiungevano sul traguardo le connazionali Ellen van Dijk, campionessa mondiale a cronometro domenica scorsa, e Marianne Vos, oggi la favorita. «È la mia vittoria più grande, sono passato da un incubo a un sogno - ha continuato -. Non avrei mai immaginato che fosse possibile per me vincere questa gara», ha sottolineato, ricordando di aver preso il via solo per «aiutare le amiche».

Pellegrini: «Prima o poi salirò sul podio»

Il sigillo alla gara delle junior l’ha impresso la favoritissima britannica Zoe Backstedt (figlia dell’ex professionista Magnus) che si è tolta da ruota le avversarie proponendosi in un numero di alta classe che lei ha consentito il successo in perfetta solitudine. Staccate di 2’07” la francese Rayer e l’olandese Vinke. Due maglie iridate in quattro giorni: dopo quella della crono si è messa in valigia quella in linea proprio il giorno del 18° compleanno. Nel ristretto numero delle inseguitrici, a 2’19” la valdimagnina Francesca Pellegrini (come la Persico veste la maglia della Valcar-Travel Service) che si è presa il quarto posto. «Come all’europeo ho mancato il podio - ha sottolineato la giovane di Capizzone - una volta o l’altra riuscirò a salire sul podio in maglia azzurra».

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