Ecco come mantenere in salute i nostri «pets»

I CONSIGLI DEI VETERINARI. Dall’alimentazione alle visite di controllo: ecco cosa c’è da sapere se si ha un animale domestico.

Tutti gli animali da compagnia sono in genere a basso rischio per quanto riguarda le zoonosi, vale a dire quelle patologie che possono passare da animale a uomo, ma d’altra parte è ben chiaro a tutti che i progressi della medicina consentono oggi di garantire una buona qualità di vita anche a persone con una salute «fragile». Queste persone non devono preoccuparsi di poter contrarre malattie dai propri animali domestici né, tantomeno, essere costrette a liberarsene per non rischiare complicazioni. Oggi nel nostro Paese ci sono 65 milioni di animali domestici da compagnia, numero che supera quello degli italiani stessi. Nel 42% delle famiglie italiane c’è almeno un pet, con la preferenza per il cane (28%). Perciò è importante ricordare che la salute dell’animale significa anche salute di tutta la famiglia!

Vediamo alcune semplici norme per raggiungere questo importante risultato, ricordandoci che i Medici Veterinari hanno come primo obiettivo la tutela della salute dell’uomo, proprio attraverso la loro azione di prevenzione e contrasto delle malattie degli animali. L’igiene: non solo lavarsi le mani quando si hanno contatti con i pet, ma assicurarsi anche della loro igiene, per esempio, pulendo le zampe con salviette detergenti dopo una passeggiata all’aperto: in questo modo si evita che parassiti, virus e batteri entrino in casa (e nel nostro letto). Evitare i baci: i batteri coliformi, la salmonella, si possono trasmettere proprio dal contatto con la bocca dei pet: ormai siamo così abituati a considerarli membri della famiglia tutti gli effetti che queste effusioni sono entrate nella quotidianità di moltissimi proprietari.

Le vaccinazioni

Rispettare le prevenzioni suggerite dal veterinario: rispettare le scadenze delle vaccinazioni, eseguire regolarmente, con gli opportuni presidi farmacologici, le prevenzioni delle malattie parassitarie, chiedendo consiglio soprattutto quando si intende portare il proprio cane o gatto all’estero o in altre zone d’Italia. Alcune malattie possono non essere comuni in Lombardia ma essere molto diffuse in altri posti. La prevenzione, anche in relazione ai cambiamenti climatici di cui tutti siamo testimoni, deve essere estesa a tutto l’anno: fino ad un paio di decenni fa era raro osservare infestazioni da pulci o zecche durante l’inverno, ora questi parassiti sono praticamente presenti tutto l’anno. Risulta che solo il 56% dei proprietari sia attento ai parassiti (sia interni sia esterni) per più di una volta all’anno. Anche i parassiti intestinali possono rappresentare un potenziale rischio di salute sia per i pets, sia per l’uomo, quindi è opportuno sverminare il cane/gatto almeno una volta all’anno. Fare attenzione all’alimentazione e cercare di evitare che il vostro cane o gatto ingrassi troppo: gli avanzi della nostra tavola non sono l’alimentazione migliore per loro. Educare il cane a non ingerire tutto ciò che trova in giro.

I check up

Svolgere regolari check-up veterinari almeno una volta all’anno, soprattutto quando il nostro animale comincia ad essere un po’ anziano: potremmo indicativamente suggerire 8-10 anni per un gatto e 6-8 anni per un cane, con l’accortezza di ricordare che mediamente i cani di grossa taglia «invecchiano» un po’ prima di quelli di piccola taglia (più correttamente dovremmo dire che hanno un’aspettativa di vita inferiore). I veterinari, non essendo parte del Sistema Sanitario Nazionale ma esercitando privatamente, hanno costi molto elevati per le prestazioni erogate e quindi meglio munirsi di strumenti che permettano di poter sostenere economicamente tutto quanto necessario alla salute animale: oggi sono disponibili molte opzioni di polizze assicurative che coprono in tutto o in massima parte le spese veterinarie.

No social

Infine, il consiglio più importante: no alla ricerca su Google , sulle pagine social, no a consigli dal vicino di casa, dall’amico o da altri. L’unico che può fare una diagnosi e prescrivere una terapia che non metta in pericolo il nostro animale è unicamente il veterinario. Ricorrere a Internet cercando suggerimenti su pagine scritte da non si sa chi né quanto siano vere o attendibili, chiedere suggerimenti a chi non ha competenza o affidarsi unicamente ad esperienze pregresse fa solo perdere tempo prezioso, allontana la diagnosi non consente di ricorrere tempestivamente ad una terapia che potrebbe risolvere il problema.

I farmaci

Anche somministrare farmaci senza il consiglio del veterinario rappresenta un rischio importante, soprattutto quando si parla di antibiotici, antinfiammatori, antipiretici o analgesici, tanto più se destinati all’uso umano: cani e gatti non sono piccoli uomini ed alcuni farmaci sono gravemente pericolosi per loro (ad esempio il paracetamolo). Anche quando il principio attivo è simile o uguale a quello specifico per la specie di destinazione, i dosaggi efficaci possono essere molto diversi ed sovraddosaggio od un sottodosaggio possono complicare notevolmente il quadro clinico.

Questo articolo nasce dalla collaborazione tra L’Eco di Bergamo e l’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo che ogni due settimane cura la rubrica «Amici con la coda» con consigli e informazioni utili per la cura e la conoscenza del mondo animale. L’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo è costituito da tutti i medici veterinari iscritti all’Albo e assume nell’ambito dell’esercizio della professione veterinaria notevole importanza ed autorità. Rappresenta circa 600 professionisti su tutto il territorio bergamasco: medico veterinario per gli animali da compagnia, medico veterinario negli allevamenti zootecnici, medico veterinario nel Servizio veterinario pubblico.

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