Bergamo, si ferisce giocando
Dito riattaccato a bimba di 18 mesi

In piena pandemia Covid, stava giocando con il fratello maggiore in casa, quando si è ferita a una mano; per la piccola, 18 mesi appena, di Bergamo, quel momento di divertimento con il fratellino si è trasformato in dramma: un pezzo di vetro le ha quasi amputato un dito.

La piccola è stata immediatamente trasportata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è stata sottoposta al tampone e risultata negativa al Covid, quindi trasferita d’urgenza all’Asst Gaetano Pini-Cto, che la Regione Lombarda ha identificato come hub dedicato all’ortopedia traumatologica, dove sono eseguiti molti degli interventi di chirurgia della mano urgenti su pazienti provenienti dall’intera regione.

Qui la piccola è stata sottoposta a un delicato intervento, eseguito su tessuti più piccoli di un millimetro grazie alla tecnica microchirurgica che prevede l’uso del microscopio operatorio: l’operazione è perfettamente riuscita. L’équipe di Chirurgia della mano e microchirurgia ricostruttiva del Pini, diretta da Pierluigi Tos, ha reimpiantato il dito della piccola.

«Il dito medio della mano sinistra – racconta Pierluigi Tos – appariva subamputato alla base, attaccato per una porzione dorsale. Abbiamo portato d’urgenza la piccola in sala operatoria, dove attraverso l’impiego del microscopio operatorio abbiamo rivascolarizzato il dito, ripristinando la continuità delle piccole arterie che in un soggetto così piccolo sono meno di metà di un millimetro di diametro. L’intervento non è routinario in un bambino di questa età». Dopo i controlli nei giorni scorsi la piccola è stata giudicata guarita.

L’operazione è stata resa possibile grazie all’impiego della tecnica microchirurgica che prevede l’uso del microscopio operatorio in grado di ingrandire fino a 40 volte una struttura anatomica, come spiega Pierluigi Tos: «Le suture sono più sottili di un capello e permettono di connettere vasi e nervi estremamente piccoli e per questo è una tecnica utile sia per la Chirurgia della Mano ma anche per la ricostruzione degli arti».

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