Covid, stabili i contagi nei paesi bergamaschi: sono circoscritti a gruppi familiari. In provincia 102 casi ogni 100 mila abitanti

A Castro, Corna Imagna e Costa di Mezzate le incidenze maggiori, ma in tutto poche decine di persone. Bolgare ha 65 positivi, ma non è variante indiana. A livello provinciale 102 contagiati ogni centomila abitanti.

Bisognerà aspettare almeno un’altra settimana abbondante per capire se le aperture consentite dalla zona gialla porteranno ad un aumento dei contagi su scala provinciale. I dati che fornisce Ats Bergamo settimanalmente restituiscono, per ora, un quadro di forte stabilità: fra il 21 e il 27 aprile si sono registrati 1.172 nuovi casi di Covid-19, contro i 1.181 della settimana precedente (14-20 aprile) e i 1.148 accertati fra il 7 e il 13 aprile. Significa che la variazione dei contagi delle ultime due settimane è negativa – si scende infatti, complessivamente, di nove casi fra città e provincia, pari all’1% – in un quadro contraddistinto, dalla seconda settimana di aprile in avanti, da oscillazioni della curva quasi impercettibili. Un quadro che gli stessi epidemiologi bergamaschi definiscono di sostanziale «stabilità».

A proposito della curva, i dati degli ultimi sette giorni confermano quanto nella Bergamasca il virus abbia rallentato la sua corsa in questa coda della terza ondata epidemica: statistiche alla mano, negli ultimi giorni si sono accertati grossomodo la metà dei casi rilevati durante il picco del terzo tempo dell’epidemia, a metà marzo. Oggi siamo a quota 1.172 positivi in una settimana (21-27 aprile), erano 2.262 fra il 10 e il 16 marzo. L’incidenza settimanale non fa invece che ribadire il quadro di stabilità tratteggiato dalla curva nel mese di aprile: il valore si attesta a 102 casi ogni 100 mila abitanti, quasi invariato rispetto ai 103 casi ogni 100 mila residenti rilevati fra il 14 e il 20 aprile e i 100 del periodo 7-13 aprile. Tradotto in termini giornalieri, nell’ultima settimana in provincia si è registrata una media di 167 positivi, contro i 169 dei sette giorni precedenti.Salgono invece le località a variazione zero, ovvero senza nuovi contagi nel corso dell’ultima settimana: da 73 località (7-13 aprile) si è scesi a 71 (14-20 aprile) per poi risalire a quota 76 (21-27 aprile).

A proposito di località, il Comune che negli ultimi giorni mostra l’incidenza maggiore di casi sulla popolazione è Castro. E la cosa non sembra stupire troppo gli esperti, visto che in questa terza ondata l’Alto Sebino è stato costantemente fra gli Ambiti più sotto pressione. Castro accerta un’incidenza pari a 6,9 casi ogni mille abitanti, che in termini assoluti significa passare da due soli nuovi casi di Covid (14-20 aprile) a nove nuovi positivi al virus (21-27 aprile). Spostandosi dal lago d’Iseo alla Valle Imagna, Corna Imagna sale «parecchio» nell’ultima settimana: l’incidenza è seconda in tutta la provincia (6,3 casi ogni mille abitanti), pur su numeri contenuti data la scarsa popolosità: qui i nuovi casi accertati sono sei, mentre nei sette giorni precedenti il dato era fermo a uno. «Siamo quasi sempre stati Covid free, anche nella terza ondata – dice il sindaco Giacomo Invernizzi –. Solo recentemente c’è stato un lieve aumento di casi, che peraltro coinvolgono famiglie diverse». In sensibile aumento i positivi anche a Costa di Mezzate, che sale con un’incidenza pari a 5,2 casi ogni mille abitanti, passando dagli 8 nuovi positivi accertati fra il 14 e il 20 aprile ai 18 dell’ultima settimana. Un’impennata simile a quella rilevata a Bolgare, dove l’incidenza settimanale cresce al ritmo di 4,7 casi ogni mille residenti, con un notevole aumento dei positivi: se fra il 14 e il 20 aprile erano saliti di 16 casi, negli ultimi sette giorni s’è saliti di 31 casi, quasi il doppio.

«È un’impennata che si è consolidata nelle ultime due settimane – spiega il sindaco Luciano Redolfi –: oggi abbiamo 65 positivi, quindici giorni fa eravamo attorno alla ventina. Peraltro circa la metà dei positivi al virus è rappresentata da cittadini di origine indiana, ma va detto forte e chiaro che non risulta alcun caso di variante indiana sul nostro territorio». Da quanto si apprende nessuno dei cittadini positivi al virus nel comune di Bolgare sarebbe stato di recente in India: la ragione dell’impennata di casi fra la comunità indiana sarebbe invece dovuta a focolai familiari, con il virus a contagiare membri delle famiglie residenti a Bolgare. Ad oggi, nell’intera provincia di Bergamo, non risulterebbe alcun caso di variante indiana accertato da Ats.

Su L’Eco di Bergamo in edicola giovedì 29 aprile i dati comune per comune.

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