In centro la mini-isola «intelligente» per differenziare la raccolta dei rifiuti

Ecologia. In largo Rezzara tre contenitori da 240 litri per raccogliere carta, vetro e plastica, più un cestino per l’indifferenziata che «avvisa» quando è pieno. Il sistema verrà esteso ad altri punti della città.

A Bergamo è sbarcata la raccolta differenziata su suolo pubblico. Il Comune, in collaborazione con Aprica, ha avviato negli scorsi giorni una sperimentazione con una mini isola ricavata in pieno centro città. All’incrocio tra largo Rezzara e via Sant’Alessandro bassa, nei pressi della stazione della BiGi, è stato posizionato un primo modulo da 4 bidoni. Lo compongono 3 contenitori da 240 litri, destinati a raccogliere rispettivamente carta, vetro e plastica, oltre a un cestino intelligente dedicato alla raccolta indifferenziata: quest’ultimo, alimentato interamente a energia solare, ha la capacità di comprimere i rifiuti fino a 5 volte e comunicare, tramite un’app, la necessità di essere svuotato in modo da ottimizzare i passaggi da parte dell’operatore e ridurre così le emissioni di CO2.

Le prossime postazioni

Spiega Filippo Agazzi, amministratore delegato di Aprica Spa: «Ciascuna mini isola ha un valore di circa 9mila euro. I primi feedback sono positivi: nella postazione di largo Rezzara i cittadini hanno dimostrato di conferire i rifiuti in modo corretto». Nel prossimo futuro l’iniziativa è destinata a espandersi. «L’obiettivo è avere altri punti di questo tipo, in alcune zone ad alta frequentazione come Sentierone, Tasso/Santo Spirito e Città Alta – aggiunge Stefano Zenoni, assessore all’Ambiente –. Finora la raccolta separata su strada è sempre stata rimandata poiché aveva un rapporto tra costi e benefici molto difficile: aumentano le spese di gestione, a fronte di una raccolta non altrettanto buona, perché nei bidoni si trova di tutto e, non potendolo sapere prima, si è costretti a mandare furgoni diversi a svuotare. Negli anni abbiamo lavorato su vari filoni come le scuole, le biblioteche o i parchi». L’appuntamento dell’anno prossimo, quando Bergamo sarà con Brescia la Capitale italiana della Cultura, ha indotto il Comune a tornare a concentrarsi sulla strada.

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