Natalità ancora in calo: -1,85%. Ma la discesa adesso si fa meno ripida

In Bergamasca. L’Istat: nei primi sei mesi del 2022 sono stati 3.635 i nuovi nati contro i 3.704 del 2021. Rispetto a cinque anni fa però il saldo è -15%. Leggi l’approfondimento su «L’Eco di Bergamo» di lunedì 11 settembre.

Il saldo delle nascite è negativo, ma il calo è molto contenuto. E allora, considerata invece la tendenza di crollo degli anni scorsi, il «quasi pareggio» è un risultato tutto sommato incoraggiante. La natalità in Bergamasca sembra reggere: nel primo semestre di quest’anno, secondo gli ultimi dati dell’Istat, sono nati 3.635 bambini, «solo» l’1,85% in meno dei 3.704 del primo semestre 2021 e con poca differenza rispetto anche ai 3.711 bebè del primo semestre 2020.

«Già durante la fase più acuta della pandemia abbiamo avuto questa percezione – è la riflessione del sociologo Bruno Vedovati, direttore del consultorio Zelinda di Trescore e Basso Sebino di Villongo -: c’era un atteggiamento di apertura verso la nascita, nonostante le incertezze del momento. Nella ritrovata dimensione della relazione, si è scelto di guardare con coraggio al futuro e proseguire nella scelta di vita della genitorialità. C’è stata una propensione alla fiducia e alla speranza, anche in una situazione di indubbia difficoltà».

Certo l’inverno demografico è ancora rigido, nonostante i segnali di «tenuta» delle nascite. Se infatti si allarga lo sguardo, si coglie l’ulteriore ampliamento della forbice della natalità: nel primo semestre del 2017, un lustro fa, in Bergamasca erano nati 4.321 bambini. In cinque anni le nascite sono dunque calate del 15,88%, con 686 bebè in meno solo per il primo semestre: su tutto il 2022 la proiezione è di un calo di oltre mille nascite rispetto al 2017.

Approfondisci l'argomento sulla copia digitale de L'Eco di Bergamo

© RIPRODUZIONE RISERVATA