Orio riparte, a bordo pieni 3 posti su 4
Controlli severi, ma rapidi

Ryanair ha ripreso con 7 voli, bene anche Volotea e Wizzair. Pronta e operativa la nuova area est. Tanta voglia di vacanze, controlli severi ma rapidi. Via libera all’imbarco dei trolley e autocertificazione Covid.

Vamos! Orio riparte da Ryanair e gli irlandesi ripartono dalla Spagna. Se il network entrerà in piena attività dal 1° luglio con un’offerta via via in crescendo, sullo scalo bergamasco si comincia una decina di giorni prima, e per Sacbo non è una ripartenza qualsiasi. Vero che prima hanno aperto le danze Wizzair e Volotea, ma gli irlandesi volanti sono un’altra cosa, anche solo perché da soli rappresentano l’80% del traffico dello scalo. Per questo il ritorno di 7 voli in una domenica (finalmente calda) d’estate è un piccolo evento dopo l’incubo del Covid-19.

Un antipasto di ripresa in realtà si era avuto già il giorno prima con Volotea, compagnia spagnola decollata a pieno carico direzione Sardegna, Pantelleria e Lampedusa. «Piene zeppe. Giovani, coppie e famiglie. Si torna a vivere» leggi in un whatsapp inviato in tarda serata da un’amica che in quello scalo ci lavora da 30 anni e che le ha viste tutte. Ma proprio tutte. «Ripenso al tabellone vuoto che ho lasciato il 15 marzo. Ho tante di quelle emozioni, non è solo tornare al lavoro, è tornare a sognare» racconta in un profluvio di messaggi, sintetizzati da un «noi siamo carichi a mille».

Distanze (quasi) di sicurezza

Del resto l’importante è ricominciare. I primi due voli del mattino di Ryanair sono per Madrid e Ibiza, il che fa scattare a loop il refrain di quella canzoncina estiva di (molto) prima dei low cost. Due voli in un’ora, una passeggiata per uno scalo che nella medesima fascia oraria di un giorno normale pre-Covid ne faceva volare 19.

Il clima è quello del rientro a scuola, quasi spensierato. Ma non troppo. Perché comunque l’aeroporto non è ancora quella sorta di piazza grande dove la gente va e viene, dove si accompagna chi parte fino al momento in cui scompare dalla vista ai check in, magari abbastanza distante per non far vedere la lacrimuccia. No, per il momento ad Orio si entra solo se in possesso di un biglietto, sennò resti fuori. I controlli sono severissimi ma il flusso molto ordinato: percorsi obbligati delimitati da nastri e distanze di sicurezza. Rispettate fino al momento di mettersi in fila per l’imbarco, poi la situazione si fa più naif.

Torneranno 93 destinazioni

Controllo biglietto, prova febbre e poi via dentro i corridoi che sembrano immensi perché ancora vuoti. Fuori restano amici e parenti, comincia a fare capolino qualche navetta dei parcheggi periferici. E ci sono i taxisti, discretamente furibondi perché nell’attesa dei clienti (già scarsini di loro) non possono entrare in stazione per nessun motivo. Nemmeno quelli fisiologici.

Difficilmente le cose cambieranno a breve, anche se Ryanair ripristinerà progressivamente le sue 93 rotte (11 nazionali) da Orio dal prossimo mese. A frequenze ridotte , ma la strategia è essere comunque presenti su tutto il network con l’obiettivo di un progressivo ritorno alla normalità. O a una nuova normalità. Nell’attesa ci si mette disciplinatamente in fila per il bagaglio in stiva, a file alterne con gli operatori protetti da pannelli in plexiglass.

Capitolo trolley, la vexata quaestio di questa fase 3 (e a seguire): come al solito mancano ancora indicazioni cogenti e nell’attesa si fa come prima, ovvero va bordo e non in stiva. Del resto, (cit. Michael O’Leary), per la salute è meglio che resti nelle mani del proprietario che non passare dalle 4 paia diverse di chi è addetto allo stivaggio. Considerazione condita chiaramente da qualche improperio in irlandese stretto.

Quel volo per Ibiza

Unica formalità burocratica, un’autocertificazione fornita dalla compagnia dove chi viaggia dichiara «di non avere avuto contatti con persone affette da Covid negli ultimi due giorni, prima dell’insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo l’insorgenza degli stessi» e si impegna «a comunicare al vettore e alle autorità l’insorgenza di sintomatologia comparsa entro 8 giorni dallo sbarco». Ma chi è pronto a prendere il volo non sembra preoccuparsene granché.

Quello per Madrid, che segna la ripartenza di Ryanair decolla alle 6,45, attorniato dal personale Sacbo che sembra volergli fare festa: sui 154 prenotati si sono presentati in 122. Al gate per Ibiza l’atmosfera è decisamente vacanziera e il volo è pieno al 90%. «Vogliamo continuare ad essere un asset strategico per traffico, turismo e occupazione per la Lombardia» spiega Chiara Ravara, responsabile marketing e vendite Ryanair.

Anche perché, zitti zitti quatti quatti, a lockdown terminato a Orio si sono rimessi al lavoro a testa bassa e hanno completato l’ampliamento ad est: gate nuovi, spazi ampi e moderni destinati ai voli extra Schengen, come quelli di Wizzair per Varna e Sofia decollati ieri. E poi ancora Manchester, Palma di Maiorca, Atene, Catania e Alghero, tutti Ryan, più Volotea su Olbia. Tutti con tassi d’occupazione significativi, una media del 75%. In pratica 3 posti su 4 occupati. Per il momento i soli rimasti a terra ieri sono stati i passeggeri Wizzair diretti a Tirana e Timisoara, causa restrizioni ancora in vigore con l’Italia. Ma presto torneranno tutti a volare.

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