Trasporto pubblico, sarà un autunno caldo: rincari fino al 10%

Settembre caldo Effetto inflazione, presto gli aumenti. L’obiettivo è tutelare maggiormente gli abbonamenti. Ma occorre l’ok da Regione: in arrivo un emendamento.

L’aumento tariffario, per i pullman extraurbani, arriverà a sfiorare mediamente il 10% (9,97%, per la precisione). Un po’ inferiore, ma comunque rilevante, il dato del sistema urbano: +7,1%. Si prospetta un autunno di rincari per il trasporto pubblico locale: effetto dell’inflazione, che oggi viaggia a ritmi sostenuti che non consentono più, come avvenuto durante la pandemia, di soprassedere nell’applicare i ritocchi.

Come questo ricadrà concretamente sulle tasche dell’utenza lo si saprà presto. Per definire i costi dei singoli titoli di viaggio manca infatti un importante tassello: «Da tempo - spiega il direttore dell’Agenzia del trasporto pubblico locale, Emilio Grassi - abbiamo chiesto alla Regione di poter modulare in modo diverso gli aumenti tra biglietti e abbonamenti, in modo da far pesare meno i rincari sui viaggiatori più “fidelizzati”. Ora c’è un emendamento da discutere in Consiglio regionale che dovrebbe permetterci questo passaggio». Se da Milano, come sembra, ci sarà l’ok, sarà poi questione di giorni per riunire il Cda dell’Agenzia e ufficializzare le nuove tariffe, che scatteranno dal 1° settembre.

Per le corse extraurbane, l’aumento arriverà a sfiorare mediamente il 10%. Per il trasporto urbano: +7,1%

Abitudini cambiate

L’idea sul versante orobico sarebbe di contenere gli aumenti degli abbonamenti intorno al 4-5%, e ritoccare maggiormente i ticket semplici, giornalieri o settimanali, acquistati in genere da passeggeri che usano i mezzi pubblici occasionalmente. I viaggiatori, in generale, non sono ancora tornati ai numeri pre-pandemia: la risalita ultimamente si è vista, ma nei primi mesi del 2022, secondo i dati dell’Agenzia, la domanda si è comunque mantenuta di un 20% sotto i numeri del 2019.

«Non credo che sarà possibile tornare già quest’ anno alle cifre pre-Covid, sarei contenta di arrivare a un 80-90% - ammette Valentina Astori, direttore operativo di Arriva Italia -. Il problema, in generale per il settore e soprattutto per l’extraurbano, è riportare le persone a bordo: c’è un po’ di disaffezione, le abitudini sono cambiate. Stiamo lavorando anche alle convenzioni con i Comuni, per sostenere soprattutto gli studenti nello scegliere il trasporto pubblico. Ricordo che come incentivo c’è anche il bonus ministeriale da 60 euro».

Ingressi alle 8

Proprio sul fronte scolastico, la ripartenza delle lezioni potrebbe risultare critica. Con la fine delle restrizioni legate al Covid infatti (fatto salvo l’obbligo di mascherina a bordo, che al momento permane) la capienza dei pullman potrà tornare al 100%, e le scuole elimineranno il doppio turno di entrata al mattino. L’ingresso per tutti alle 8 rappresenta un ritorno alla normalità, che rischia però di significare anche il ritorno in grande stile ai problemi di sovraffollamento: «A oggi non abbiamo notizie di finanziamenti per corse aggiuntive nelle ore di punta, non abbiamo risorse per farlo - dice Grassi -. Con il doppio turno il confort a bordo era certamente diverso».

«Stiamo lavorando alacremente per cercare di soddisfare tutta la domanda di mobilità, nelle prossime settimane avremo quadro più chiaro», aggiunge Astori: tra i problemi, c’è anche quello della carenza di autisti, a cui si sta cercando di porre rimedio con varie iniziative.

Caro carburanti

Tornando agli aumenti, Massimo Locatelli, presidente di Anav Lombardia, evidenzia anche che non sono nemmeno «sufficienti per recuperare i maggiori costi che le aziende stanno affrontando per i rincari spropositati di gasolio e metano: siamo sul 40-45% in più rispetto all’anno scorso. Adesso la situazione sta un po’ migliorando, ma le cifre restano importanti. E il problema sarà andare a recuperare l’utenza in parte persa con il Covid: avremmo sperato in iniziative promozionali “choc” come quelle assunte in altri Paesi europei. Aumentare le persone che si spostano con il trasporto pubblico, peraltro, è tra gli obiettivi del Pnrr».

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