Ue, pronti 500 milioni: l’autotrasporto respira. Resta il nodo gas liquido

Il provvedimento Boccata d’ossigeno per il settore assediato dall’aumento boom dei costi dei carburanti Bendotti (Fai): «Bene, ma mancano gli aiuti per il gnl».

Boccata d’ossigeno per il mondo dell’autotrasporto. L’Unione Europea ha stanziato un fondo di quasi 500 milioni di euro per la categoria e il governo ha di conseguenza confermato il rimborso del credito di imposta del 28% sul costo del gasolio.

Per le imprese orobiche si tratta di una prima risposta agrodolce perché nel provvedimento non è compreso il gnl, ovvero il gas naturale liquefatto, che alimenta i mezzi meno inquinanti sui quali le realtà bergamasche hanno investito negli anni scorsi per rinnovare le flotte.

Sono infatti ben 1.384 le aziende attive iscritte all’albo conto terzi di Bergamo con 10.618 mezzi immatricolati e circa 12 mila persone impiegate nel comparto dell’autotrasporto che ogni anno trasporta 100 milioni di tonnellate di merci.

Da inizio anno la situazione è andata via via complicandosi per l’aumento vertiginoso del costo dei carburanti, ma anche dell’adblu, un prodotto indispensabile per il funzionamento delle vetture diesel dotate di catalizzatore e divenuto per un periodo quasi introvabile. Aziende e associazioni di categoria hanno chiesto con forza un intervento da parte delle istituzioni, in modo da salvare il comparto nevralgico per la logistica delle merci.

«Nei giorni scorsi si è concluso positivamente l’incontro tecnico convocato dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili con le associazioni di categoria per l’aggiornamento sul credito d’imposta del 28% contro il caro gasolio, inerente i consumi delle imprese di autotrasporto con veicoli euro 5 e 6 – commenta Unatras, l’Unione delle associazioni dell’autotrasporto -. Nel corso della riunione i dirigenti del ministero hanno ufficializzato che, a seguito della lunga e complicata attesa, è arrivata l’ufficiale autorizzazione da parte della Commissione Ue all’aiuto come ristoro per contrastare gli enormi costi dei carburanti subiti dai trasportatori e la firma del decreto ministeriale che dà il via alla misura. Il decreto, una volta che è stato firmato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, stabilirà le modalità operative per l’inserimento delle domande nella piattaforma informatica predisposta sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli».

Di fatto sono stati fatti tutti i necessari passaggi giuridici e messe a punto le relative procedure informatiche per poter usufruire del credito d’imposta che ammonta a 497 milioni di euro. «Nel condividere unanimemente alle altre associazioni presenti che il principale impegno di carattere economico assunto dal governo è stato rispettato - ha sottolineato Unatras -, ora venga dato seguito alla convocazione del tavolo delle regole, nel rispetto del protocollo d’intesa sottoscritto».

Soddisfazione anche dalla Fai di Bergamo. «I fondi sono finalmente disponibili, augurandoci che la crisi di governo non porti a rallentamenti burocratici – afferma Doriano Bendotti, segretario Fai di Bergamo -. Purtroppo però nel decreto manca il gnl, fondamentale per la Bergamasca e per tutta la Lombardia, regione che vanta la più elevata concentrazione di mezzi green, in linea coi dettami della transizione ecologica. Prendiamo atto che le aziende che hanno investito in questa direzione sono ancora penalizzate».

© RIPRODUZIONE RISERVATA