Addio a Marco Valietti, il gigante buono del blues bergamasco

LUTTO. Il chitarrista e cantante di Treviolo è morto lunedì 19 giugno dopo una lunga malattia: tanti messaggi di cordoglio.

La scena blues bergamasca e italiana perde Marco Valietti. Dopo una lunga malattia, il chitarrista e cantante di Treviolo è spirato ieri, lunedì 19 giugno, all’età di 61 anni nella sua casa, circondato dall’affetto di famigliari e amici più cari. La notizia della sua morte ha subito riempito i social: tanti i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia in poche ore. Classe 1962, Marco Valietti era infatti conosciuto come il gigante buono del blues, genere che padroneggiava alla sei corde e non solo.

Anima del blues orobico

Musicista e soprattutto artista completo, Marco Valietti era infatti il volto e l’anima del blues orobico grazie alle sue doti alla chitarra e, soprattutto, alla sua voce inconfondibile, roca e sporca come nella vera e autentica tradizione blues del Mississippi. Sulle scene bergamasche da tempo con un’intensa attività concertistica, Valietti era il leader e frontman dei Midnight Breakfast Blues Band, con cui ha realizzato ben quattro album (il suo ultimo concerto con la band risale invece all’ottobre del 2021 al Druso).

Il percorso musicale di Valietti ha sempre ruotato intorno alle suggestioni della musica blues interpretandola in un modo personale e tra una collaborazione e l’altra con artisti di fama nazionale, e aveva intrapreso anche l’attività solista incidendo il suo primo lavoro «I’ll put a gun to my head» nel 2010.

Negli ultimi anni aveva dato vita al progetto «Blues decappottabile», una nuova esperienza musicale che ha visto Valietti contaminare il blues con le suggestioni industrial di Osvaldo Schwartz. Lascia moglie e due figli. La cerimonia funebre si svolgerà in forma privata.

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