Davide Van de Sfroos a Seriate, biglietti esauriti

Venerdì 5 aprile Davide Van de Sfroos sarà al cineteatro Gavazzeni di Seriate con il nuovo Manoglia Tour. I biglietti per il concerto sono esauriti.

Manoglia Tour ha preso il via il 9 febbraio da Arcore per poi proseguire nei principali teatri italiani e svizzeri e segue l’uscita dell’ultimo album di inediti del cantautore. Davide Van de Sfroos oltre a portare sul palco le canzoni del nuovo disco, propone anche i brani storici della sua trentennale carriera. Un’occasione speciale per proseguire il suo viaggio live, seguendo sempre un itinerario emotivo oltre che geografico, per abbracciare il suo pubblico nella dimensione intima per eccellenza che è quella dei teatri, per camminare tra strade e persone che collegano un passato fatto di memorie, nostalgie, storie, valori ed esperienze a cui continuare ad attingere e a rendere omaggio, il presente come spazio e momento di equilibrio, di presa di fiato e di coscienza e come terreno di speranza e un futuro che non si può prevedere né manovrare, ma che tiene sicuramente lo sguardo e le intenzioni a tempi lontani.

«Mi sono abituato, suonando nei teatri, a comprendere che proprio per il tipo di acustica e di attenzione del pubblico, una sezione ritmica troppo pesante in questo luogo risulta inutile. Quando poi hai a che fare con un disco come “Manoglia”, che è addirittura acustico, sarebbe addirittura sciocco esagerare o mettere in scaletta, al fianco di questi brani, brani totalmente differenti dal punto di vista dell’arrangiamento e dello spirito – racconta Van De Sfroos -. Però la provocazione c’è; svuoteremo alcuni brani storici rendendoli più morbidi, più acustici e dilatati, magari aggiungendo qualche ritmica interessante a brani di “Manoglia” come “Zia Nora”, “La Ballata del Mascheraio”. Poi ovviamente, proprio per uno spettacolo di questo tipo, nella creazione della scaletta cercheremo dei brani che possano star bene con questo mood; siccome il disco è diventato, dal punto di vista dei colori e dei suoni, molto concettuale, andremo a cercare alcuni brani del passato che stiano bene dentro la sfera di “Manoglia”. Penseremo a una batteria con ampio respiro, con anche delle spazzole, percussioni presenti ma morbide, l’organico della band ci sarà, come la ritmica, non può essere tutto vuoto. Sicuramente è molto stimolante lavorare su un disco così, proprio perché siamo in teatro».

Il cantautore prosegue: «Se i concerti nelle piazze o all’aperto sono molto potenti a livello di energia e di spinta un po’ rock-folk, il teatro permette di affondare dentro un tipo di sound diverso, è un luogo che ha un magnetismo tutto suo che ti consente di cambiare linguaggio, specialmente nei confronti del pubblico. Puoi rivolgerti quasi più intimamente agli spettatori, raccontando frammenti di storie con calma, puoi dedicarti di più alla poetica piuttosto che all’irruenza del brano e, ovviamente, emergono tutti quei colori che solo in teatro possono venir fuori. Sicuramente non mancheranno in scaletta pezzi del passato, magari inseriremo brani che sono nati già un po’ in “stile Manoglia”, altri li adatteremo al mood acustico con un pizzico di arrangiamento; la missione è quella di creare uno spettacolo che abbia una giusta credibilità di suono, tra canzoni nuove e più datate. L’avventura si fa interessante».

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