I racconti in suoni dell’organo di Lallio: al via sabato 17 l’ottava edizione di «Box Organi»

La rassegna di concerti. Spazia tra classica, letteratura e jazz: nata per valorizzare il Bossi Urbani 1889 della chiesa parrocchiale. Inaugura l’organista Luca Scandali.

Con il concerto di Luca Scandali, organista che ha sempre affrontato con disinvoltura, competenza, rara professionalità e innato gusto musicale repertori che spaziano dall’antichità ai nostri giorni, sabato 17 settembre si darà inizio all’ottava edizione della rassegna concertistica «Box Organi. Suoni e parole d’autore». Nata nel 2015 con l’intento di valorizzare le caratteristiche dell’organo Bossi Urbani 1889 della chiesa arcipresbiterale dei SS. Bartolomeo e Stefano di Lallio, l’iniziativa, ideata e diretta da Alessandro Bottelli e realizzata in collaborazione con la Parrocchia, ha conquistato uno spazio di immediata riconoscibilità nel variegato panorama musicale nazionale innanzitutto per un approccio non usuale all’ascolto della musica per organo di matrice classica, riletta attraverso mirati interventi jazz affidati a esperti professionisti, oltre che per una propensione e una naturale disponibilità verso repertori meno frequentati, commissioni di nuove composizioni pensate espressamente per lo strumento a canne e lettura di brevi racconti a tema firmati da importanti scrittori contemporanei.

«La Storia, le storie»

Anche quest’anno il cartellone si presenta particolarmente ricco e accattivante, capace di attirare l’attenzione di un pubblico curioso, motivato, senza preclusioni. A cominciare dal tema scelto quale fil rouge dei tre concerti: «La Storia, le storie». Un tema che vuole scandagliare il repertorio tastieristico nato su diretta emanazione di suggestioni esterne, episodi storici realmente accaduti che hanno influenzato la creatività dei compositori di ogni epoca. Anche se non sono rare le testimonianze rapportabili a questo genere di opere nella Storia della musica, tuttavia tali componimenti costituiscono un filone laterale, poco conosciuto, e per ciò stesso degno di essere indagato. Basti pensare, ad esempio, alla Battaglia, che tanto successo ebbe tra i compositori di tutta Europa vissuti tra fine Cinquecento e Seicento, talvolta intesa come rappresentazione della lotta fra il bene e il male, altre volte interiorizzata oppure realizzata con intenti decisamente spettacolari. O, per trovare esempi successivi, si consulti la letteratura musicale nata dopo la Rivoluzione francese, fino al caso clamoroso del francescano padre Davide da Bergamo, il più importante organista italiano della prima metà del XIX secolo, che firma le Sanguinose giornate di Marzo, un brano organistico ispirato ai ben noti fatti insurrezionali avvenuti nel 1848, che videro i milanesi ribellarsi al dominio austriaco. I programmi dei concerti però non prenderanno in esame solo la grande Storia, ma anche quella più intima, quotidiana dei compositori, capaci di riversare sul pentagramma situazioni vissute in prima persona.

Celebre il caso di Johann Sebastian Bach, autore del Capriccio sopra la lontananza del suo fratello dilettissimo, un lavoro addirittura autobiografico suddiviso in varie sezioni, in cui «racconta» il doloroso distacco da uno dei suoi fratelli, con tanto di lamento degli amici e imitazione del richiamo della cornetta del postiglione. Lo spunto tematico sarà declinato, in ognuno dei tre appuntamenti, grazie alla proposta di musiche attinte al repertorio già esistente ma anche proponendo novità create per l’occasione, con il preciso intento di arricchire l’offerta e creare nuovi suoni modellati sulle possibilità foniche dello strumento di Lallio. In questo contesto spiccano dunque le prime esecuzioni assolute commissionate per l’edizione 2022, frutto della creatività di altrettanti compositori italiani: Giorgio Colombo Taccani (allievo di Pippo Molino e Azio Corghi al Conservatorio «G. Verdi» di Milano e attualmente titolare della cattedra di composizione a Torino, viene regolarmente eseguito in tutto il mondo), Alberto Cara (allievo di Federico Biscione, Alessandro Cusatelli e Marco Tutino, si dedica in particolare al teatro musicale, con una ricca produzione eseguita in Italia e all’estero) e Valentino Donella (sacerdote veronese, per più di 20 anni direttore della Cappella musicale della Basilica di S. Maria Maggiore, ha scritto oratori, cantate, mottetti, musica per organo, sinfonica e da camera, oltre a 14 libri di argomento storico e musicologico).

I tre nuovi racconti inediti

Sul fronte letterario, invece, saranno proposti tre racconti inediti a tema organistico realizzati nel 2022 da Aldo Nove (narratore e poeta di Viggiù, ha esordito nella prosa con i racconti Woobinda e altre storie senza lieto fine per poi dedicarsi a generi diversi, passando ad uno stile intimista ed esistenzialista, fino ad affrontare questioni sociali della contemporaneità. È autore anche del romanzo-saggio Franco Battiato e di un romanzo-biografia su Mia Martini), Laura Bosio (milanese, finalista a una edizione del Premio Strega con Le stagioni dell’acqua, dal 2015 è responsabile della Scuola di italiano per migranti Penny Wirton di Milano), e Giorgio Fontana (laureato in Filosofia, nel 2014 si è aggiudicato il Premio Campiello con il romanzo Morte di un uomo felice e, nel 2020, il Premio Bagutta e il Premio Mondello per Prima di noi). Come lo scorso anno, l’attrice Matilde Facheris sarà la prima interprete di questi brevi e imprevedibili scritti d’autore.

I protagonisti in musica

Questo, in sintesi, il cartellone dei concerti: sabato 17 settembre, ore 21. Protagonista sarà il marchigiano Luca Scandali. Tra le varie affermazioni in concorsi, nel 1998 si è aggiudicato il I premio al prestigioso 12° Concorso Internazionale d’Organo «Paul Hofhaimer» di Innsbruck, assegnato solo quattro volte nella sua storia. È titolare della cattedra di Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio di Musica «G. Rossini» di Pesaro. Nel corso della serata, alla potente voce dell’organo farà eco quella più duttile e delicata del violino di Eloisa Manera (italospagnola, si è laureata nei Conservatori di Venezia, Cremona, Milano, sia in Classica che in Jazz), cui è stato affidato il compito di elaborare alcuni temi organistici reinventandoli attraverso le sonorità delle quattro corde.

Il secondo appuntamento concertistico (24 settembre, ore 21) vedrà impegnato Silvio Celeghin in un excursus che va dal periodo barocco (Toccata fatta sopra l’Assedio di Filipsburgo di Alessandro Poglietti) a Marco Enrico Bossi (Coprifuoco op. 127 n. 3), senza dimenticare padre Davide da Bergamo (Incendio ideale), offrendo così un ascolto diversificato e inteso innanzitutto a celebrare la multiforme varietà dei suoni presenti nel Bossi Urbani 1889. Si esibirà anche Dorina Frati, considerata tra i più grandi virtuosi di mandolino a livello internazionale. La serata, con finalità benefiche, è destinata alla raccolta di fondi in favore dell’Aido di Lallio, in occasione del 45° di fondazione.

Sabato 1 ottobre doppio e conclusivo appuntamento concertistico affidato a Fabio Bonizzoni, considerato tra i principali interpreti della sua generazione, in veste sia di clavicembalista (ore 17, storica chiesa di San Bernardino, con prenotazione obbligatoria) sia di organista (ore 21, chiesa arcipresbiterale). I due concerti si muoveranno in area quasi esclusivamente barocca, con esempi tratti da compositori provenienti da ambienti geografici diversi: Italia, Francia, Spagna, Germania, Olanda, con l’unica eccezione del nuovo brano di Valentino Donella, una meditazione musicale autobiografica, un conciso e anonimo «racconto in suoni» riferibile alla sua lunga permanenza in terra bergamasca. Federico Calcagno, uno dei più promettenti ed entusiasmanti clarinettisti e musicisti jazz della nuova generazione a livello internazionale, vincitore di numerosi premi tra cui il «Miglior Giovane Talento Italiano 2020» della rivista Musica Jazz e il «Premio Internazionale Giorgio Gaslini 2020», punteggerà l’esecuzione con personali, creative rielaborazioni di spunti tematici desunti dalle composizioni d’organo in programma. La serata sarà preceduta da una breve introduzione del professor Giosuè Berbenni, organologo e autore di monumentali pubblicazioni sulle famiglie organarie Bossi e Serassi, che illustrerà le caratteristiche salienti dello strumento di Lallio, di cui ricorrono i 30 anni dal restauro ad opera della ditta Piccinelli di Ponteranica.

Conferenza e coro alpino

Non solo musica, dunque, ma anche uno sguardo più ampio, rivolto in particolare verso chi si trova in situazioni di difficoltà o sofferenza. Questa la caratteristica che a partire dall’anno scorso contraddistingue la rassegna e che, in sinergia con la Parrocchia, sarà perseguita anche in futuro.

Oltre ai tre (ma di fatto ormai quattro) concerti tradizionali che formano l’ossatura di «Box Organi», si darà spazio anche a una conferenza di approfondimento (giovedì 22 settembre, ore 20.45, Sala dell’Oratorio, prenotazione obbligatoria) con il maestro Arturo Sacchetti, nome conosciutissimo nell’ambito organistico e musicale tout court, autentico punto di riferimento per la conoscenza non solo del repertorio o della prassi esecutiva ma di tutto quello che concerne l’organo in generale. Musicologo, compositore, direttore (orchestra, coro, orchestra di fiati), concertista (organo, pianoforte, clavicembalo), didatta, editore: difficile riassumere in poco spazio l’attività multiforme che accompagna l’esuberante figura di Sacchetti, Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Il suo intervento, intitolato «“La Storia, le storie”: se i suoni dell’organo raccontano il mondo», sarà corredato dall’ascolto di vere e proprie rarità discografiche. Un evento speciale, che si preannuncia carico di forti emozioni, sarà quello di giovedì 29 settembre (ore 21), realizzato in collaborazione con il Gruppo Alpini di Lallio. Al centro della scena, il Coro Grigna dell’Associazione Nazionale Alpini – sezione di Lecco, diretto da Riccardo Invernizzi, con una accurata selezione di canti entrati ormai nel dna di tutti noi, come La tradotta, Sul cappello, Era una notte che pioveva, Il testamento del Capitano. Canti che troveranno nuove e possibili reinterpretazioni strumentali nelle originali rielaborazioni di due autentici fuoriclasse: il fisarmonicista Nadio Marenco e l’organista Fausto Caporali. In conclusione, domenica 9 ottobre, in coincidenza con l’inizio dell’anno catechistico, sarà riallestito Il geniale costruttore. A tu per tu con Adeodato Bossi Urbani, un lavoro tra recitazione e musica scritto da Alessandro Bottelli e Federica Cavalli, che ha riacceso in grandi e piccini la curiosità verso il «Re degli strumenti». Tra i protagonisti, oltre all’attrice Matilde Facheris, il cantante-organaro bergamasco Francesco Cortinovis e Roberto Olzer, più volte applaudito a Lallio come solista all’organo (Primo Libro di Canzoni per sognare, 2021) e in trio con Marenco e Sandro Di Pisa nella fortunata rielaborazione jazz del musical Jesus Christ Superstar (2020).

La rassegna «Box Organi», resa possibile grazie al contributo di Fondazione Credito Bergamasco, delle ditte Zanetti, Montello, Agnelli Metalli, Ferretticasa, Co.Me.C., Fra.mar, Ambrosini e dell’Associazione Libera Musica, si avvale del patrocinio e del sostegno della Provincia di Bergamo e del Comune di Lallio, del supporto di Eliorobica come sponsor tecnico e della media partner del quotidiano Avvenire, del settimanale Famiglia Cristiana, di santalessandro.org, settimanale online della Diocesi di Bergamo, e della rivista specializzata Jazzit. Ingresso libero e gratuito a tutti i concerti. Per info e prenotazioni (in particolare per la conferenza di Arturo Sacchetti di giovedì 22 settembre alle ore 20.45 nella Sala dell’Oratorio e per il recital clavicembalistico di Fabio Bonizzoni del 1° ottobre alle 17 nell’antica chiesa di San Bernardino, causa posti limitati): 388.5863106.

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