Conto alla rovescia per la 94ª adunata. A Udine 4mila alpini bergamaschi

PENNE NERE. Dall’11 al 14 maggio invaderanno la città friulana, attese 500mila persone. Giovedì a Gemona il ricordo dell’amicizia con Bergamo.

Conto alla rovescia per la 94ª adunata degli alpini, che invaderanno Udine, dove sono attese fino a 500mila persone nell’arco di quattro giorni, dall’ 11 al 14 maggio. Si preannuncia un’adunata a cui le penne nere orobiche saranno presenti numerose, probabilmente sfilando in oltre 4.000. Molti sono infatti gli alpini bergamaschi che hanno svolto il servizio militare nella Julia; un altro motivo lega Bergamo al Friuli: nel 1976 dopo il terremoto furono numerosi i bergamaschi che corsero a dare una mano ai «fradis furlans».

Giovedì 11 dopo la visita (alle 10,30) al Sacrario di Redipuglia alla presenza del Labaro, l’adunata si aprirà̀ con una forte presenza dei bergamaschi a Gemona che renderà omaggio agli alpini bergamaschi che nel 1976 accorsero in massa per portare aiuti dopo il terremoto. Oltre all’intervento nel 1976 c’è un altro motivo che lega la sezione Ana di Bergamo a quella di Gemona: il paese friulano nel marzo 2020 accolse 76 bare di vittime del Covid, partite da Bergamo, Ponte San Pietro e Seriate, per la cremazione. Al cimitero avverrà lo scoprimento del cippo e della targa commemorativa, realizzata a cura della sezione Ana e del Comune di Gemona per ricordare i nostri morti di Covid.

Venerdì in Piazza della Libertà l’alzabandiera, poi la deposizione delle corone al monumento ai Caduti e la deposizione di una corona al Tempio Ossario e al cippo della Divisione Julia, cui seguirà l’inaugurazione della Cittadella degli Alpini al Parco Moretti, che riscuote sempre grande successo tra i visitatori. Nel pomeriggio sfilata di gonfaloni, vessilli, labaro e Bandiera di guerra da Porta Aquileia a Piazza della Libertà, con il discorso di benvenuto del sindaco Alberto Felice De Toni. Sabato mattina tra le diverse iniziative è previsto il lancio dei paracadutisti, l’incontro tra il presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero, il Consiglio nazionale, le sezioni all’estero, le delegazioni Ifms e i militari stranieri. Al di là degli incontri ufficiali la festa è quella che si vive nelle strade e nelle piazze, con la voglia di ritrovarsi a distanza di un anno. Ma dopo gli incontri, le cante, i cori, le fanfare, domenica, secondo un copione collaudatissimo, gli alpini si metteranno in riga, sfilando per ore per le vie della città.

La sfilata è infatti un momento vissuto con particolare partecipazione da chi percorrere per chilometri il tracciato, e con gioia da chi segue la manifestazione ai bordi delle strade, affacciati alle finestre, dai balconi, perché gli alpini, ovunque vanno sanno suscitare affetto ed ammirazione. L’inizio sfilata della sezione di Bergamo è previsto per le 14 circa, e sarà aperto dallo storico striscione «Berghem de Sass». Alla fine della sfilata, la simbolica consegna della «stecca», che l’anno scorso Udine ha ricevuto dalla sezione di Rimini, e che domenica consegnerà alla sezione di Vicenza che ospiterà l’adunata 2024.

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