Filippo e la grande passione per le moto
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Filippo Giordano andava a lavorare a Seriate. Tamponato da una 500 X, il 54enne è finito sotto le ruote. Operaio, era un grande appassionato di motori.

È stato tamponato da un’auto, la sua moto si è ribaltata su un fianco e una 500 X le è passata sopra, trascinando moto e conducente per una ventina di metri fino alla corsia di emergenza. Non c’è stato scampo per Filippo Giordano, operaio di 54 anni di Capriate, morto martedì mattina in autostrada all’altezza di Bergamo, mentre andava a lavorare a Seriate.

L’incidente alle 7,50 in direzione di Venezia, 500 metri dopo il casello di Bergamo. In quel momento il traffico era scorrevole e il motociclista, in sella alla sua Honda Shadow 600 (un modello simile a una Harley Davidson), stava viaggiando sulla seconda corsia, quella centrale.

La dinamica

Stando a quanto hanno accertato gli agenti della polizia Stradale di Seriate, intervenuti per i rilievi, dietro di lui viaggiava una Fiat 500 X condotta da A. C., 50 anni di Novate Milanese (Milano). Forse a causa di un improvviso rallentamento del traffico, la moto ha diminuito la velocità e l’auto l’ha tamponata. I due veicoli viaggiavano a una velocità di 80-100 km orari e l’urto non è stato particolarmente violento, tanto che la parte anteriore della Fiat 500 non ha riportato gravi danni ma solo un’ammaccatura al paraurti e alla carrozzeria vicino alla targa.

La moto però si è piegata su un fianco e l’auto le è passata sopra schiacciandola insieme al suo conducente. Dalla corsia centrale i due veicoli, con la moto a fare da «pattino», si sono spostati per una ventina di metri fino a fermarsi in corsia di emergenza.

Subito è partita la chiamata al 112 che ha inviato in autostrada l’elicottero del 118 di Bergamo, l’automedica e un’ambulanza, insieme ai vigili del fuoco e alla polizia Stradale. Per estrarre il corpo di Filippo Giordano da sotto la 500 è stato necessario l’intervento dei pompieri, arrivati con due squadre dal comando di Bergamo, l’Aps e un’auto veloce. Era stata chiamata anche l’autogru ma non ha operato, perchè i colleghi sono riusciti a sollevare l’auto utilizzando cuscini ad aria e un pistone idraulico. Quando finalmente il corpo di Filippo Giordano è stato liberato dalle lamiere, per lui non c’era ormai più nulla da fare. Probabilmente è morto sul colpo. La salma è stata composta al cimitero di Bergamo a disposizione dell’autorità giudiziaria che deciderà se disporre l’autopsia.

Il conducente dell’auto è rimasto illeso ma sotto choc ed è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Bolognini di Seriate, dove è stato sottoposto a tutti gli esami per stabilire se fosse sotto effetto di alcol o droghe, anche se al momento questa ipotesi sembra da escludere. È stato denunciato, come previsto dalla legge, per omicidio stradale e gli accertamenti della Polstrada proseguono per capire i motivi che hanno portato al tamponamento.

Per consentire i rilievi dell’incidente e il sequestro dei due veicoli gli agenti hanno chiuso la prima e la seconda corsia dell’autostrada e si sono formate code che hanno raggiunto i 6 chilometri in direzione di Venezia. Code anche nella direzione opposta a causa dei soliti curiosi. Dopo circa un’ora è stata riaperta la seconda corsia e poi la prima, mentre i vigili del fuoco sono rientrati alle 10. Il traffico ha ripreso a scorrere normalmente solo intorno alle 11.

Filippo Giordano, operaio, abitava nel centro storico di San Gervasio, in via Trieste, con i famigliari. Lascia nel dolore la moglie Angela, i figli Vincenzo e Carolina, la mamma Carolina, la sorella Giovanna e i fratelli Antonio e Maurizio. Lui, come tutta la famiglia sono originari della Sicilia, ma da anni vivono nei paesi della bergamasca.

La salma a Bergamo

Filippo amava andare con la sua moto ed era un profondo conoscitore di motociclette. Infatti, come ricordano i famigliari, nei momenti liberi dal lavoro, sapeva smontare pezzo per pezzo le sue moto per poi rimontarle. La salma è stata trasporta nella camera mortuaria del cimitero di Bergamo.

I famigliari sono in attesa di notizie dal Tribunale di Bergamo per poi fissare la data e l’orario del funerale. Il sindaco Vittorino Verdi ha saputo ieri mattina della morte del concittadino Filippo Giordano: «Conosco la famiglia che abita nella frazione di San Gervasio e a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità di Capriate San Gervasio, porgo le più sentite condoglianze».

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