Caldo e umidità. Attenzione ai funghi della pelle

Dermatologia Le micosi si possono prevenire solamente in parte. Molto importante la scelta del sapone.

Bruciore, rossore, desquamazione della pelle, prurito. Sono questi alcuni dei sintomi della micosi, ovvero un’infezione causata da miceti (o spore di fungo). Per crescere e proliferare i funghi della pelle hanno bisogno di un ambiente caldo e umido: ecco perché il problema è più frequente in estate. Andare scalzi sul bagnasciuga o sul bordo di una piscina, indossare vestiti in fibre sintetiche che non permettono la traspirazione, fare attività fisica e non disinfettare gli indumenti, sono alcuni esempi di comportamenti che potrebbero favorire l’insorgere del problema. Come ci spiega il dottor Antonello De Bitonto, dermatologo di Smart Clinic “Le Due Torri”, del Policlinico San Pietro e responsabile dell’unità di dermatologia del Policlinico San Marco – Gruppo San Donato.

Dottor De Bitonto, che cosa sono le micosi e perché si contraggono?

«Sono infezioni molto fastidiose dovute alla presenza di funghi, anche detti miceti. Ne esistono diversi tipi, a seconda del fungo responsabile e della parte del corpo che ne è colpita. In ogni caso, quello che li accomuna è il fatto che colpiscono le cheratine, cioè lo strato esterno della pelle. I funghi sono naturalmente presenti sulla pelle, sulle unghie, nei capelli o nei genitali e non costituiscono un problema. Tuttavia, quando le difese immunitarie si indeboliscono, come in caso di stress, questi microrganismi si trasformano in agenti patogeni e sfruttano il caldo e l’umidità per crescere e proliferare. I miceti si dividono in lieviti (genere Candida) e dermatofiti responsabili delle tigne (a seconda della sede dette faciei, corporis,inguinale e ungueale)».

Quali le aree più a rischio micosi?

«Tra le zone più colpite ci sono le pieghe della pelle, come l’inguine, le ascelle, il collo e, per le donne, la piega del seno, tutte aree nelle quali la sudorazione è maggiore. A seconda del fungo responsabile, poi, possiamo avere infezioni al dorso-tronco e arti superiori con formazione di chiazze bianche o color caffè-latte, maggiormente evidenti con l’abbronzatura, oppure tra le dita dei piedi, favorite dall’uso di scarpe da ginnastica (Tinea Pedis, comunemente noto come “Piede d’atleta”). Un altro tipo di infezione da fungo molto comune è quella che colpisce le unghie, di mani ma soprattutto piedi, ovvero l’onicomicosi» (vedi box).

Quali sono i fattori di rischio?

«Spesso le micosi sono legate ad abitudini di vita scorrette, come non asciugarsi bene quando si esce dalla doccia. In particolare, è più probabile contrarle in presenza di cute lesa o graffiata o quando si ammorbidisce troppo come succede dopo una prolungata sudorazione e in ambienti come piscine o palestre».

Come si diagnosticano?

«Per la diagnosi sono necessarie metodiche quali l’esame in fluorescenza con la lampada di Wood, l’esame micologico diretto al microscopio e, soprattutto, in caso di sospetta onicomicosi, l’esame micologico colturale in un laboratorio ospedaliero».

In cosa consiste la cura?

«Per la terapia, lo specialista, dopo un attento consulto dermatologico, si può avvalere di prodotti antimicotici topici sotto forma di creme, polveri dermatologiche (piedi), shampoo (capelli), smalti (unghie), detergenti doccia, spesso associati ad antistaminici di ultima generazione per alleviare il prurito. Spesso è necessario associare anche una terapia sistemica con farmaci quali Itraconazolo e Fluconazolo».

Ma si possono prevenire?

«Solo in parte. Tra i consigli utili c’è anche quello di prestare attenzione alla scelta del sapone e dello shampoo. La pelle si difende da funghi e batteri grazie a un invisibile strato di grasso che la ricopre ed è importante non alterarne il Ph. È bene quindi evitare i detergenti troppo aggressivi, che modificano l’acidità della pelle e ne distruggono lo strato lipidico. Altre precauzioni sono quelle di non scambiare gli asciugamani e non usare accappatoi altrui e asciugarsi bene dopo docce e bagni».

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