Covid e trombosi
Relazione pericolosa

Emostasi è il termine che definisce il complesso sistema che permette al sangue di scorrere fluido in condizioni normali e di cambiare stato fisico, coagulando quando serve: per guarire una ferita, un tessuto infiammato o infetto.

Questo sistema dipende in parte dai codici genetici ereditati dai genitori: possiamo avere un sangue che «geneticamente» tende a rimanere in equilibrio, coagulando solo quando deve, oppure tende a coagulare meno del normale causando emorragie, o più del normale, formando trombi.

«L’equilibrio del sangue fra la tendenza a coagulare troppo o troppo poco dipende da molti attori che possono cambiare nel tempo in situazioni particolari – spiega Lidia Rota Vender, presidente di Alt onlus (www. trombosi.org/) -, numero e funzione delle piastrine, aumento dei fattori pro coagulanti, calo dei fattori anticoagulanti, interferenze causate da infiammazione e/o infezione sono alterazioni che possono aumentare la tendenza del sangue a formare trombi, coaguli di sangue che si formano nelle arterie e nelle vene di qualunque parte del corpo causando ischemia, infarto, ictus cerebrale, trombosi nelle vene e nelle arterie. Spesso liberano frammenti chiamati emboli che causano trombosi e ischemia in organi lontani dalla sede in cui il trombo si è formato».

«Le sindromi influenzali - aggiunge Lidia Rota Vender - aumentano la probabilità di infarto del miocardio. Nella ricerca dei meccanismi che possono determinare questo aumento, un gruppo di ricercatori ha dimostrato che le piastrine interagiscono con i globuli bianchi attivati dall’aggressione da parte del virus e che questa interazione attiva anche la formazione di trombi. Lo studio eseguito su 18 pazienti colpiti da virus influenzale di tipo A ha dimostrato al microscopio elettronico che le piastrine interagiscono con i globuli bianchi, e molte di esse contengono particelle del virus, e si attivano accelerando la formazione di trombi. La reazione precoce dell’organismo colpito da influenza coinvolge quindi non solo i globuli bianchi ma anche le piastrine causando trombosi nel sistema vascolare».

Ma non è tutto. I virus influenzali entrano nell’organismo attraverso le vie respiratorie, e da qui nel sangue dove i meccanismi dell’immunità iniziano la battaglia per la guarigione: grappoli di piastrine e globuli bianchi, che combattono per eliminare il virus e risolvere l’infezione, diventano quindi potenziali attivatori della formazione di trombi, che possono occludere le coronarie e provocare infarto del miocardio.

Per quanto riguarda il coronavirus, uno studio è stato eseguito su 183 pazienti con Covid-19 ricoverati all’ospedale Tongji di Wuhan, nei quali sono state rilevate importanti alterazioni del sistema dell’emostasi con aumento dei fattori procoagulanti e un calo significativo degli anticoagulanti naturali, e variazioni nel numero e nell’attività delle piastrine.

Dunque, dal punto di vista della coagulazione, il Covid-19 interferisce con la normale attività del sistema dell’emostasi, aumentando la probabilità di complicanze cardiovascolari gravi, in particolare in pazienti con scompenso cardiaco, precedente Infarto del miocardio o altra malattia causata da trombosi, venosa o arteriosa (Fonte Thrombosis and Haemostasis https://www.isth.org/page/JTH).

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