Gli impianti? Solo quando sono davvero necessari

Odontoiatria. C’è ormai la tendenza del «tolgo tutto e metto i “fissi” così non ci penso più», ma è sbagliato.

Gli impianti? Solo quando necessari. In altre parole prima la salute, poi la terapia, perché «un bravo dentista deve costruire una cultura dell’igiene orale ed educare i pazienti a mantenere i propri denti sani e longevi nell’arco di tutta la vita»: parola del dottor Edoardo Franzini, responsabile del Polo odontoiatrico di Gorle - situato all’interno del Centro di Radiologia e Fisioterapia - che quest’anno celebra i 15 anni di attività all’insegna dell’esperienza consolidata di una equipe formata e specializzata in ogni ambito.

«Perchè si lavori bene, in ogni struttura la salute del paziente deve essere sempre al centro e la conoscenza approfondita del singolo caso e della persona devono essere le priorità - ricorda Franzini -. Anche perché oggi è possibile contare su strumentazioni che consentono radiografie tridimensionali estremamente utili in ambito diagnostico e sistemi virtuali in 3D per il posizionamento degli impianti che permettono di ottenere il massimo controllo in campo operatorio e la massima precisione. Terapie e interventi devono essere effettuati sempre sulla base di scelte mirate di analisi di ogni problematica per consentire la messa in atto del miglior piano di trattamento codificato per il paziente. Anche il mantenimento e il controllo nel tempo sono criteri fondamentali per la salute del paziente: intercettare i problemi e intervenire il prima possibile consente di evitare problematiche come la perdita dei denti e l’eventuale ricorso agli impianti».

Di fatto, negli ultimi anni si è creata la tendenza del «tolgo tutto e metto gli impianti perché così non ci penso più»: non c’è idea più sbagliata. «Ormai si sta andando verso una visione standardizzata dell’odontoiatria e avere 6-7 denti ancora buoni e validi in arcata su cui poter progettare un lavoro protesico non interessa più: si estraggono i denti per sostituirli con 6 impianti - conferma Franzini -. Per salvare i denti i denti ci vogliono competenze e tempo che spesso i pazienti non sono disposti a concedere». «Come dico sempre, “posizionare un impianto è un procedimento simile a mettere un fischer nel muro” ma serve un percorso di specializzazione così come l’aggiornamento continuo che riguardano anche la devitalizzazione di un dente, processo molto complesso. Devitalizzare significa infatti asportare il nervo contenuto all’interno della camera pulpare del dente e sostituirlo con materiali inerti come ad esempio la guttaperca, sostanza di origine vegetale simile al caucciù. A volte può risultare un procedimento complesso e arduo perché influenzato direttamente da cinque fattori: posizione del dente in arcata, la morfologia delle radici che possono assumere le forme più contorte, il lume e le possibili diramazioni presenti nel canale, la cooperazione del paziente e l’abilità dell’operatore».

Anche la tecnologia può fare la differenza: negli ultimi decenni sono comparsi nuovi strumenti che contribuiscono a migliorare le performance endodontiche come microscopi e ottiche che ingrandiscono il campo operatorio, strumenti radiografici digitali più sensibili e che sottopongono il paziente a meno raggi X e materiali di riempimento sempre più performanti. «Quello che il paziente devesapere - sottolinea Franzini - è di non accontentarsi di una odontoiatria standardizzata e di diffidare dagli odontoiatri che applicano la filosofia del “togliamo tutto e mettiamo gli impianti” a discapito di opzioni più conservative quando, ovviamente, ci sono le condizioni cliniche e dentali opportune».

Nei casi in cui le terapie convenzionali non diano la possibilità di salvare i denti, l’implantologia rappresentata un’opportunità di ridare funzione ed estetica ad una bocca altrimenti pesantemente compromessa. «I pazienti - conclude Franzini - sono però spesso disorientati perché i medici a volte non comunicano in modo adeguato e non dedicano loro il tempo necessario per spiegare che esiste una sola diagnosi, ma diversi possibili piani di trattamento. Bisogna invece avvalersi di diverse figure professionali ed esperti nel settore garantendo un panorama di soluzioni e illustrandone i vantaggi e gli svantaggi di ognuna».

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