Reumatismi? Rassegnarsi a soffrirne non va bene

REUMATOLOGIA. L’obiettivo primario è la diagnosi precoce. I «campanelli d’allarme» non vanno mai trascurati.

Le malattie reumatologiche sono patologie che interessano le articolazioni e le strutture anatomiche ad esse correlate: ossa, muscoli, tendini e guaine tendinee, legamenti, inserzioni tendinee o legamentose (entesi), borse e fasce. Il sintomo più evidente di queste malattie è rappresentato dal dolore a carico di una o più di queste strutture.

Se non controllate farmacologicamente in maniera adeguata possono portare a disabilità crescente con una progressiva perdita di autosufficienza, compromissione della qualità di vita e elevati costi sociali. Lo spiega il dott. Agostino Sammarco, specialista di Reumatologia che collabora con Politerapica.

Malattie reumatologiche, qualche numero - Sono oltre 150 le malattie reumatologiche. Per la maggioranza di esse la causa è sconosciuta. Le forme più diffuse sono: 1) Artrosi, 2) Artrite reumatoide, 3) Gotta, 4) Osteoporosi, 5) Fibromialgia

Artrosi

È la malattia reumatologica più diffusa. E’ causata da un processo di degradazione della cartilagine articolare. Quando clinicamente evidente è caratterizzata da dolore articolare, limitazione funzionale, scrosci articolari, talvolta versamento intra articolare e grado variabile di infiammazione locale. I distretti più colpiti sono mani, polsi, ginocchia, anche, alluce, colonna lombosacrale e cervicale. Il dolore insorge all’inizio del movimento e migliora con lo stesso movimento. La malattia artrosica si associa a rigidità e contrattura muscolare e poi, più lentamente, si ha limitazione dei movimenti. La rigidità al risveglio mattutino scompare dopo pochi minuti.

Artrite reumatoide

È una malattia autoimmune che provoca infiammazione delle articolazioni con dolori, gonfiori, rigidità delle articolazioni e difficoltà di movimento. In particolare, vengono colpiti, da entrambi i lati del corpo, mani, piedi, polsi, gomiti, caviglie e spalle. Tra le persone colpite le donne superano gli uomini in proporzione di 4 a 1. Il segno più indicativo è il dolore accentuato, dal movimento e dal carico. Le articolazioni infiammate appaiono calde e gonfie. Al risveglio mattutino la rigidità delle articolazioni può durare anche più di un’ora. Lo stato infiammatorio cronico dell’artrite reumatoide è responsabile di aterosclerosi accelerata con comparsa di malattie cardiovascolari anche in età giovanile.

Gotta

Dipende dalla deposizione di cristalli di urato monosodico nei tessuti articolari. Può essere causa di violentissimi attacchi acuti di artrite, soprattutto a livello dell’alluce e del ginocchio. La gotta è favorita da elevati livelli di acido urico nel sangue. Per il 75% sono colpiti maschi. In genere si tende a sottovalutare la iperuricemia. Tuttavia il 20% dei pazienti con gotta sviluppa una litiasi renale da calcoli di acido urico. Inoltre nei pazienti gottosi sono frequenti patologie cardiovascolari.

Osteoporos i

È caratterizzata dalla diminuzione della massa ossea con conseguente facilità alle fratture. Le forme più diffuse di osteoporosi sono quella post menopausale e quella senile. Le fratture più frequenti sono a carico di femore, polso e vertebre. Una frattura osteoporotica è tipicamente associata a dolore intenso e localizzato, contrattura muscolare periarticolare e ridotta motilità articolare.

Fibromialgia

La sindrome fibromialgica è tra le cause più diffuse di dolore cronico diffuso. In Italia sono circa due milioni le persone che ne sono affette. È caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso associato ad una varietà di differenti sintomi. Colpisce soprattutto le donne. Per diagnosticare una sindrome fibromialgica non si fa più riferimento alla presenza di tender point positivi (zone muscolari dolenti alla pressione), ma al dolore cronico diffuso da almeno tre mesi e ad un insieme di sintomi somatici che includono principalmente disturbi del sonno e stanchezza. Probabilmente la sindrome fibromialgica dipende da alterazioni della soglia del dolore.

In conclusione

La Reumatologia è una branca della Medicina che si occupa di malattie diverse che interessano l’apparato muscolo-scheletrico e possono anche coinvolgere altri organi e apparati.

Obiettivo primario è la diagnosi precoce: è importante non sottovalutare i primi segni di sofferenza articolare e rivolgersi tempestivamente allo specialista reumatologo, conclude il Dott. Sammarco. Non bisogna più trascurare possibili campanelli d’allarme, né rassegnarsi a soffrire di «reumatismi». Farmaci, chirurgia, riabilitazione e un corretto stile di vita, se adottati opportunamente fin dall’inizio della malattia, possono spesso rallentarne l’evoluzione e garantire una migliore qualità di vita.

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