Sì ai vaccini anti Covid anche in gravidanza: sono sicuri

L’unica precauzione è quella di distanziarla di 14 giorni dalle altre vaccinazioni previste. Le risposte ai dubbi di Silvia Von Wunster, direttore dell’Unità operativa di Ostetricia Ginecologia dell’Ospedale Pesenti-Fenaroli di Alzano.

Sono molte le donne in attesa che hanno deciso di non sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid per paura degli effetti sul nascituro. Per rassicurarle, l’Istituto Superiore di Sanità ha aggiornato il vademecum contro le fake news sui vaccini, specificando che il vaccino anti Covid-19 non causa infertilità nè aborti. Anche il Ministero della Salute ha evidenziato che non ci sono controindicazioni al vaccino nelle donne in gravidanza o in allattamento. Il vaccino anti-Covid, non mette, quindi, a rischio né la salute della futura mamma né quella del nascituro e rimane la miglior difesa per evitare complicanze da Covid-19 nelle donne in gravidanza e in quelle prossime al concepimento. La gravidanza è un evento che naturalmente altera le difese immunitarie, contrarre il virus nei nove mesi di gestazione può essere pericoloso. Dai dati relativi emerge che le donne in gravidanza hanno un rischio maggiore di complicanze. Inoltre, vi è un rischio maggiore di parto pretermine. Sciogliamo i dubbi sul vaccino anti-Covid in gravidanza con la dott.ssa Silvia Von Wunster, direttore dell’Unità operativa di Ostetricia Ginecologia dell’Ospedale Pesenti-Fenaroli di Alzano .

Sì al vaccino anti-Covid in gravidanza, oppure no?

«Le società scientifiche nazionali ed internazionali dei ginecologi e dei pediatri raccomandano vivamente che le donne in gravidanza si sottopongano alla vaccinazione. La vaccinazione è raccomandata in qualunque periodo della gravidanza, durante l’allattamento o quando si sta cercando di avere un bimbo. Unica precauzione è quella di distanziare di 14 giorni la vaccinazione per il Covid da altre eventuali vaccinazioni raccomandate in gravidanza, come quella per la pertosse, che viene effettuata nel 3° trimestre».

Esistono controindicazioni alla vaccinazione in gravidanza?

«Le controindicazioni sono le stesse presenti per tutta la popolazione e sono rappresentate dalla ipersensibilità al contenuto del vaccino od ai suoi eccipienti. I dati preliminari sulle donne che hanno ricevuto il vaccino in gravidanza ed hanno partorito non hanno mostrato alcun problema di sicurezza. Non solo il neonato non può correre rischi ma può invece lui stesso beneficiare della protezione degli anticorpi acquisiti dalla mamma. Non vi è poi nessun dato scientifico che ipotizza possibili conseguenze della vaccinazione sulla capacità riproduttiva e sulla fertilità maschile o femminile».

Quali sono le ragioni per cui le donne incinte dovrebbero sottoporsi alla vaccinazione?

«Fortunatamente più della metà delle donne che risultano positive al Covid in gravidanza non sviluppano alcun sintomo. Tuttavia alcune gravide possono sviluppare invece una forma di infezione particolarmente grave.Le donne con infezione in gravidanza hanno una mortalità dell’1.6%, 22 volte superiore rispetto alle non gravide, oltre che un rischio cinque volte aumentato di essere ricoverate in terapia intensiva. Sono risultate a rischio di sviluppare forme gravi di infezione alcune categorie di donne gravide ed in particolare le donne affette da obesità, diabete, ipertensione, quelle cardiopatiche o con più di 35 anni di età».

È vero che le donne in gravidanza corrono rischi maggiori di sviluppare patologie gravi conseguenti al Covid, o di avere un parto pretermine e taglio cesareo, insieme a possibili gravi complicanze neonatali?

«Le donne gravide con infezione da Covid hanno dimostrato un rischio significativamente maggiore di alcune temibili complicanze della gravidanza tra cui la preeclampsia (una forma grave di ipertensione gestazionale) e il parto prematuro, con conseguente aumento del rischio di morbilità e mortalità del neonato».

Quale tipo di vaccino è consigliato a una donna in gravidanza?

«I dati oggi disponibili riguardano i vaccini Pfizer e Moderna, che devono essere scelti per la somministrazione in gravidanza».

Quale appello vuole lanciare ai colleghi che sconsigliano il vaccino alle donne in gravidanza o prossime al concepimento?

«Molti colleghi non ginecologi manifestano ancora timori ed incertezze rispetto alla somministrazione del vaccino in gravidanza. Credo che questo sia legato alla mancata conoscenza dei più recenti dati pubblicati sul decorso delle infezioni in gravidanza. È importante che tutti i medici siano correttamente informati sui grandi vantaggi della vaccinazione in gravidanza, come forma importantissima di tutela della salute delle mamme e dei loro bimbi. Tutti i professionisti sanitari dovrebbero essere in grado di fornire un adeguato counseling alle donne in gravidanza e permettere loro di superare dubbi e timori».

E se si scopre di essere incinta dopo aver ricevuto la prima dose?

«Si può tranquillamente completare il ciclo vaccinale durante la gravidanza, secondo lo schema usuale».

Capitolo allattamento. Il vaccino è pericoloso per il piccolo

«Il vaccino è raccomandato anche alle donne che allattano. Alcuni recentissimi studi hanno dimostrato la presenza degli anticorpi per il Covid nel latte delle mamme che hanno ricevuto il vaccino, suggerendo la possibilità che la vaccinazione della mamma possa proteggere anche il piccolo».

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