Conegliano Valdobbiadene 'Città del Vino' assieme al Vulture

(ANSA) - CONEGLIANO (TREVISO), 02 DIC - Saranno due i territori insigniti del riconoscimento di "Città italiana del Vino" nel biennio 2026-2027: il territorio del Vulture e l'area "Conegliano Valdobbiadene", rispettivamente in Basilicata e in Veneto.
Il riconoscimento è promosso dall'Associazione Nazionale Città del Vino, di cui fanno parte oltre 500 comuni a vocazione vitivinicola, ed è nato nel 2021. Prevede la realizzazione di un programma di attività enoturistiche, culturali, ambientali, socioeconomiche, relativo al mondo del vino nelle sue molteplici declinazioni.
L'obiettivo è valorizzare i pregi e le peculiarità della cultura della vite e del vino del territorio e l'impatto che questa ha sulla società, l'economia, la gastronomia, il paesaggio e il patrimonio materiale e immateriale.
Per Angelo Radica, presidente di Città del Vino, "al titolo assegnato al Vulture lo scorso settembre dalla Commissione di esperti, il nostro Consiglio nazionale ha deciso di affiancare quello conferito all'area 'Conegliano Valdobbiadene'. La scelta evidenzia l'assoluto valore di entrambi i dossier, e dà l'opportunità di mettere in campo un esperimento in cui i due territori, nel Nord e nel Sud del nostro Paese, potranno organizzare assieme eventi ed iniziative in cui gli aspetti del confronto e della contaminazione non potranno che arricchire lavoro e conoscenze delle rispettive filiere".
La candidatura del Vulture è stata presentata da una coalizione di 14 Comuni, legati dell'Aglianico del Vulture.
Anche nel caso di Conegliano Valdobbiadene il lavoro è stato di un gruppo di 14 Comuni, messi assieme dal Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Vulture e Conegliano Valdobbiadene ricevono il testimone dai Castelli Romani, che detiene il riconoscimento nel 2025. (ANSA).

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