
Scienza e Tecnologia
Domenica 18 Maggio 2025
Il chatbot italiano Minerva studia legge, su richiesta della PA
Studiare le leggi: è questo uno dei compiti che sta affrontando Minerva, il primo chatbot al mondo a parlare una lingua nazionale nato all'Università Sapienza di Roma grazie al gruppo Natural Language Processing (Nlp) diretto da Roberto Navigli, professore di Intelligenza Artificiale alla Sapienza. Lo dice all'ANSA lo stesso Navigli, fra i vincitori del premio Capo d'Orlando con il Nobel John Jumper della Google Deepmind e con il paleontologo Cristiano Dal Sasso del Museo di Storia Naturale di Milano.
Rilasciato a novembre 2024 e sviluppato nel contesto del progetto Pnrr Fair (Future AI Research), Minerva è il primo dei Grandi modelli linguistici (Llm) a funzionare nella lingua italiana: una peculiarità che sta ispirando altri gruppi di ricerca in Europa, come quello tedesco dell'Università di Hannover. "Minerva è interessante perché parla la lingua del Paese in cui nasce, allo stesso livello della lingua inglese: nessun altro modello ha queste caratteristiche", osserva Navigli. Probabilmente è stata proprio questa peculiarità a suscitare l'interesse della Pubblica amministrazione. Minerva ha così cominciato a "studiare" le leggi, ma si tratta solo della prima risposta alle numerose richieste che stanno arrivando anche da altri ambiti, come la sanità (per esempio con la lettura delle cartelle cliniche), la cultura e l'istruzione. Queste personalizzazioni sono sviluppate congiuntamente con lo spinoff universitario Babelscape.
Parlare italiano offre molti vantaggi, ma ci sono delle lacune da colmare. "La prima - rileva Navigli - è la mancanza di dati. Minerva infatti legge il web, ma il web in italiano è più piccolo".
La prima versione rilasciata nel novembre 2024 era infatti addestrata con circa 1.000 miliardi di parole in italiano e altrettante in inglese, in tutto 7,4 miliardi di parametri. "Oggi è considerato un modello piccolo". Per questo Navigli e il suo gruppo stanno studiando la versione 2 di Minerva: "sarà un affinamento della versione del novembre 2024 e stiamo utilizzando una tecnica per ampliare l'input a decine di migliaia di parole, quasi la dimensione di un libro, e a breve prevediamo di rilasciare la versione 2 con più parametri, più esempi e nuovi dati".
Adesso, prosegue, "Minerva è in grado di leggere dei libri e la sua capacità di comprendere a sua capacità di comprensione si estende ora all'analisi e alla risposta a domande su testi di notevole lunghezza. Uno dei prossimi obiettivi è l'inserimento della ricerca sul web a 360 gradi, potendo conversare su qualunque tema. Verso la fine del 2025 puntiamo alla multimodalità, ossia alla capacità di comprendere testi, immagini e forse anche audio, e all'introduzione di meccanismi di ragionamento".
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