La cometa interstellare 3I/Atlas sfoggia la sua coda gassosa

E' sempre più visibile la c oda gassosa della cometa interstellare 3I/Atlas , ora che la sua posizione diventa via via più favorevole rispetto al Sole e alla Terra: lo dimostrano le immagini riprese dagli avanzati strumenti robotici del Virtual Telescope Project installati a Manciano, nella Maremma grossetana, sotto il cielo più puro da inquinamento luminoso dell’Italia continentale.

"Da qualche giorno la cometa è osservabile sempre meglio nel cielo dell’alba , ormai in allontanamento dal Sole, dopo che lo scorso 29 ottobre si era trovata a circa 202 milioni di chilometri dalla nostra stella", spiega l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project. "Tra poco più di un mese, il 19 dicembre , 3I/Atlas (nota anche come C/2025 N1) raggiungerà la minima distanza dalla Terra , quasi 270 milioni di chilometri ".

In merito alle ipotesi che la dipingono come un'astronave aliena, "è fondamentale sottolineare come tutti i dati disponibili indichino che 3I/Atlas sia una cometa proveniente dallo spazio interstellare , la cui orbita è perfettamente giustificabile senza invocare fantasiosi meccanismi", sottolinea Masi. Altro falso mito da sfatare è che la cometa possa essere visibile a occhio nudo: sebbene stia recuperando visibilità nel cielo dell’alba, " per scorgerla sarà indispensabile utilizzare un telescopio di almeno 200 millimetri di apertura".

Nei prossimi giorni la sonda Juice dell'Agenzia spaziale europea (che dal 2031 studierà le tre lpiù grandi une ghiacciate di Giove, ovvero Ganimede, Callisto ed Europa) potrebbe osservare 3I/Atlas dallo spazio , grazie agli strumenti di bordo: nello specifico, lo spettrometro Swi cercherà di registrare le molecole d’acqua, mentre uno dei sensori di Pep cercherà atomi di idrogeno, ossigeno ed elio.

Intanto, il prossimo 17 novembre, il Virtual Telescope Project mostrerà la cometa in diretta, grazie ai propri strumenti, a partire dalle ore 05:15 del mattino.

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