L'aumento della temperatura minaccia anche i mammiferi del deserto

Anche i mammiferi del deserto , vale a dire i maggiori specialisti di sopravvivenza in condizioni di aridità estrema e caldo record, sono minacciati dall'aumento delle temperature : lo studio italiano guidato dall'Università Sapienza di Roma e svolto nella penisola arabica ha infatti rivelato che volpi del deserto, orici e piccoli roditori sono già molto vicini al loro limite massimo di tolleranza , e che dunque un ulteriore riscaldamento potrebbe avere gravi conseguenze sulla biodiversità unica di questi ambienti. L'analisi, alla quale ha partecipato anche l'Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è stata pubblicata sulla rivista Global Ecology and Biogeography.

"Abbiamo scelto per il nostro studio una delle zone più aride della Terra - dice Chiara Serafini, che ha guidato la ricerca - non a caso qui si trova il più esteso deserto sabbioso al mondo , il Rub’ al-Khali . Questo ci ha consentito di indagare - sottolinea Serafini - la risposta al cambiamento climatico delle specie che oggi vivono ai limiti termici del nostro pianeta".

Le condizioni estreme alle quali si sono adattati i mammiferi del deserto hanno portato alla selezione di caratteristiche molto particolari, che potrebbero però non essere sufficienti per far fronte alla crisi climatica. I dati raccolti dai ricercatori, infatti, mostrano che fino al 93% dei mammiferi arabi potrebbero vedersi drasticamente ridurre i loro habitat entro i prossimi decenni .

Per Luigi Maiorano, tra gli autori dello studio, "è fondamentale riconoscere che perdere queste specie significa perdere una componente unica della biodiversità. Una manciata di secoli di aumento rapido delle temperature potrebbe bastare a spazzare via adattamenti all’aridità sviluppati in millenni di evoluzione".

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