
Scienza e Tecnologia
Martedì 24 Giugno 2025
Possibile via contro una delle principali cause di cecità
È stata identificata una possibile strategia per rallentare o bloccare del tutto la progressione della degenerazione maculare , una delle principali cause di cecità nelle persone over 50 . Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto su topi geneticamente modificati e su campioni di plasma umano, la chiave potrebbe essere nel metabolismo del colesterolo.
Guidata dalla Scuola di Medicina della Washington University a St. Louis, la ricerca indica che regolare il metabolismo del colesterolo e i problemi che lo accompagnano, che spesso si presentano con l'avanzare dell'età, potrebbe addirittura prevenire la comparsa della degenerazione maculare, causata dall' accumulo di depositi di colesterolo dietro la retina . Il risultato potrebbe rivelarsi utile anche per il trattamento di problemi cardiovascolari legati al colesterolo.
Negli ultimi anni di studi sul metabolismo del colesterolo, è emersa l'importanza di una molecola chiamata 'apolipoproteina M' : questa svolge, infatti, un ruolo protettivo e contribuisce a mantenere in buona salute il meccanismo che si occupa di eliminare il colesterolo in eccesso . Dal momento che i livelli di questa molecola diminuiscono con l'età , i ricercatori coordinati da Rajendra Apte e Ali Javaheri, hanno cercato di capire se aumentare la ApoM potesse essere d'aiuto per la degenerazione maculare.
I test condotti sui topi hanno dimostrato che la terapia migliora la salute della retina e riduce l'accumulo di colesterolo dietro di essa. "Le attuali terapie che riducono il rischio di ulteriore perdita della vista sono limitate solo agli stadi più avanzati della degenerazione maculare e non invertono la progressione della malattia", dice Apte. "I nostri risultati suggeriscono che lo sviluppo di trattamenti che aumentino i livelli di ApoM - prosegue Apte - potrebbe curare o addirittura prevenire la malattia, e quindi preservare la vista delle persone con l'avanzare dell'età".
© RIPRODUZIONE RISERVATA