Proteggere ostriche e coralli, parte la spedizione coordinata dal Cnr

Ripristinare gli habitat di coralli e ostriche rimuovendo rifiuti , impiantando strutture stampate in 3D per facilitarne la crescita e posizionare strumenti di monitoraggio : sono alcune attività previste dalla spedizione congiunta Demetra-Biodream , coordinate da Giorgio Castellan e Mariacristina Prampolini dell’Istituto di scienze marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche che ha preso il via a bordo della nave oceanografica italiana Gaia Blu.

Due missioni – con la partecipazione anche di ricercatori e ricercatrici della Stazione Zoologica Anton Dohrn e dell’Università Politecnica delle Marche – che esploreranno prima i fondali del Golfo di Napoli e poi faranno rotta fino al Canyon di Bari, nell’Adriatico meridionale, per studiare gli habitat profondi dove vivono coralli e ostriche, grazie anche a un robot sottomarino dotato di telecamere e bracci meccanici che potrà arrivare anche a oltre 1000 metri di profondità in aree come i canyon Dohrn e Magnaghi, il Canale di Cuma .

Uno degli obiettivi principali sarà il ripristino degli habitat : i bracci del robot serviranno a rimuovere rifiuti e attrezzi incastrati sui coralli come nel caso della secca del Golfo di Napoli che ospita una rara foresta di coralli neri . Inoltre, verranno controllati gli ‘ecoreef’, strutture artificiali stampate in 3D e realizzate con materiali ecologici, che erano state posizionate nel 2024 per aiutare nuovi coralli a insediarsi nelle zone più danneggiate. Saranno anche posizionati dei sensori, con telecamere e misurati delle correnti marine, che nell’ambito della rete europea Emso che raccoglie dati sugli ecosistemi marini profondi. Completata la prima fase nel Golfo di Napoli, dal 2 ottobre la nave si sposterà sul Canyon di Bari, dove saranno collocati altri sensori e verranno inoltre raccolti campioni di acqua e sedimenti per studiare la presenza di microplastiche e capire meglio come si distribuiscono nel mare.

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