Realtà virtuale per misurare le distanza ideali fra le persone

Misurare le distanze che vengono tollerate quando si incontra qualcuno, ma nel mondo virtuale: è quanto propone il progetto 'Virtual Distance, Real Connections', presentato alla Maker Faire Roma e sviluppato dai ricercatori dell'Istituto Italiano di Tecnologia per analizzare in un mondo controllato , con visori di realtà virtuale , quali sono le distanze che riteniamo accettabili quando si incontra uno sconosciuto e come le caratteristiche di una persona, ad esempio i suoi tratti somatici, possano influenzare l'atteggiamento.

"Puntiamo a valutare le differenze cross-culturali nel modo in cui valutiamo la distanza che teniamo con una persona. Tendiamo ad esempio ad accettare che alcune persone possano venirci più vicino rispetto ad altre, scelte che basiamo su fattori educativi e culturali ma anche su delle preferenze personali", ha osservato Althea Frisanco, dell'Iit.

Il problema di questo tipo di analisi è la complessità del nostro mondo reale . A influenzare infatti le scelte relative alle distanze ritenute tollerabili contribuiscono numerosi fattori , come lo sguardo e gli odori, giudicati troppo complessi per delle analisi scientifiche accurate. Usando la realtà virtuale si può invece costruire un ambiente semplificato e controllabile, un'area in cui poter eliminare alcuni aspetti e testare più facilmente alcune idee.

"In questo caso - ha aggiunto Frisanco - vediamo come le persone scelgono di far avvicinare alcuni avatar , in particolare in base ad alcune caratteristiche fisiche come i lineamenti, il taglio occhi o il colore della pelle". Un tipo di analisi che possono aiutarci a capire come avvengono le interazioni nel metaverso e anche a livello sociologico e antropologico come non era possibile finora.

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