Campione di sport e umiltà, San Pellegrino saluta Dario Acquaroli

IL LUTTO. L’addio nella parrocchiale nella mattinata di mercoledì 12 aprile. Cordoglio del mondo sportivo per protagonista di tante vittorie in mountain bike scomparso improvvisamente a 48 anni.

Ultimo commosso saluto a Dario Acquaroli, morto nel giorno di Pasqua a causa di un malore mentre era in sella alla sua mountain bike a pedalata assistita. I funerali saranno celebrati mercoledì 12 aprile alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di San Pellegrino.

In questi giorni sono stati numerosi i messaggi di cordoglio nel ricordo del campione di San Pellegrino che è stato uno dei più forti specialisti italiani di sempre nella mountain bike. Nato il 10 marzo 1975, ha firmato il suo primo contratto da professionista a 16 anni con il team Bianchi. E proprio il 10 marzo sul suo profilo Facebook, Acquaroli scriveva: «E come di consuetudine brindo a voi, amici miei, ringraziandovi per i tanti messaggi d’auguri. La vita è una e va vissuta. 48 is the new 24». Una vita vissuta sempre con il sorriso. Collare d’oro al merito sportivo, si è ritirato dall’attività nel 2008 ma è sempre rimasto nell’ambiente ricoprendo incarichi in Vittoria Italia e dal 2021 in casa Merida Italy quale marketing manager.

«Non ti dimenticheremo»

«Non abbiamo parole per esprimere il nostro dolore. Ne abbiamo invece tante per descriverti: umile, instancabile, disponibile, divertente, generoso, un vero campione in tutto - scrivono da Vittoria Italia (sede a Brembate)-. Dario, abbiamo avuto il piacere di averti al nostro fianco come collega, campione del mondo e brand ambassador in tanti anni in Vittoria. Non ti dimenticheremo mai». Paolo Mei, speaker ufficiale del Giro d’Italia e di numerose manifestazioni internazionali, scrive in un lungo post in Facebook: «Dario Acquaroli campione del mondo di umiltà, uomo solare del 1975. Un uomo che nella vita ha dovuto scontrarsi con mille difficoltà, un uomo che in silenzio ha vinto tutto e in silenzio se ne è andato, come era nel suo stile. Ciao Dario, grazie per avere fatto parte, in qualche giorno fortunato, della mia vita».

Grinta e sorriso

Ricorda Giovanni Bettineschi, patron di Promoeventi: «Dario faceva parte del nostro team di campioni nella Promoeventi sport e mi ha supportato negli eventi sempre con il sorriso. Fai buon viaggio, caro Dario». «Ad andarsene sono sempre i migliori. Non è giusto - dice affranto l’amico fraterno Bruno Zanchi, leggenda del downhill -. Avevo pronta la maglia, gliel’avrei consegnata martedì (ieri, ndr) in Merida. Anni stupendi quelli in Bianchi Martini Racing: tanta grintosa competizione, coltello tra i denti sempre ma con grande rispetto reciproco. Tanta fatica insieme ma sapevamo anche far festa. Ciao Acquaman, 30 birre, mi mancherai!».

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