Carona, masso piomba sulla strada
Vietato l’accesso a 60 abitazioni

Il macigno di sei metri distrutto nella caduta. Un blocco su via Carisole, sgombero per sei condomìni. Sfollato anche un residente. Al via la posa delle reti.

Accesso vietato a sei condomìni con alloggi per villeggianti, una persona sfollata e strada chiusa. È la conseguenza della caduta di un macigno staccatosi mercoledì 13 maggio da una parete rocciosa sopra l’abitato di Carona, sotto la Val Carisole.

Il blocco di roccia, di circa sei metri cubi, partito da 400 metri a monte del paese, si è poi frantumato per l’impatto con le piante. Un masso di un metro cubo circa ha raggiunto la strada nuova di via Carisole, fermato dal guardrail a una cinquantina di metri in linea d’aria dai primi edifici, ovvero sei condomini con appartamenti di villeggianti e la residenza di un uomo.

Il sindaco Giancarlo Pedretti ha emesso ordinanza di sgombero. L’unica persona sfollata, in via Locatelli, ha trovato ospitalità da familiari a Bergamo.

Senza inquilini invece le seconde case. Non potranno però essere utilizzate probabilmente per circa un mese e mezzo, il tempo previsto di esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del versante da cui è partita la frana.

«Il primo a portarsi sul posto è stato il nostro assessore Luigi Vanini - dice il sindaco Giancarlo Pedretti-. Il versante da cui si è staccato il masso è già stato teatro in passato di distacchi. Abbiamo subito fatto un sopralluogo con i tecnici della Regione, anche con l’ausilio di un drone. E già oggi (venerdì 15 maggio per chi legge, ndr) sono iniziato i lavori urgenti per la posa di reti di protezione: un intervento da centomila euro che sarà coperto dalla Regione e realizzato dalla ditta lecchese Fitzcarraldo, già in paese per altri cantieri nella zona di Pagliari. Qui, infatti, ogni anno vengono posate delle reti paramassi che poi si tolgono in inverno per evitare problemi con le valanghe».

«Si provvederà innanzitutto alla pulizia del versante dove si è staccato il macigno - continua il primo cittadino di Carona - quindi alla posa delle reti di protezione. Purtroppo le case sulla direttrice della frana dovranno rimanere chiuse per tutto il tempo dei lavori, presumibilmente fino a giugno. È un periodo veramente no, ci mancava il dissesto idrogeologico. Probabilmente molti dei proprietari degli alloggi volevano salire appena concluso il periodo di quarantena. Ma per sicurezza dovranno attendere la conclusione dei lavori».

Il versante dove si è staccato il macigno era già stato in passato teatro di frane. Sempre a Carona, peraltro, sono previsti interventi di messa in sicurezza nelle località Misoi e all’ex cava di ardesia, per un totale di 700 mila euro.

E la pioggia è stata all’origine di una frana di modeste proporzioni caduta ieri mattina a Ludrigno di Ardesio. Terra e sassi di taglia minuta sono scivolati fino alla sottostante strada provinciale invadendo parzialmente una delle carreggiate. Dopo la pulizia la viabilità a cura dei cantonieri è ripresa regolarmente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA