«Il tonfo della slavina, sfuggita per poco
Mi sono riparata tra le case del borgo»

La testimonianza della donna che in località Piano di Foppolo ha sentito il tonfo della slavina: la neve è arrivata sulla strada, un muro alto sette metri. Ancora alti i rischi di valanghe.

«L’ho veramente scampata per poco. Era passata dalla strada un minuto prima e la valanga è scesa in silenzio. Ho sentito solo dopo il tonfo, poi ho visto il turbinìo della neve e sono scappata tra le case». Così racconta quei momenti la donna che sabato pomeriggio (23 gennaio) ha dato per prima l’allarme della valanga scesa in località Piano di Foppolo, sul versante orografico destro del paese.

Lo stesso versante della frazione Tegge, da giorni isolata per la chiusura della strada proprio per il pericolo di valanghe. Settanta-ottanta, i centimetri di neve fresca pesante caduti nei giorni scorsi su un strato già alto: da qui il rischio ancora alto di distacchi.

La slavina di fondo (ovvero che scorre a contatto con il terreno fino a far vedere il prato), staccatasi poco a valle del bosco verso le 16,30, è arrivata nei pressi di un borgo, invadendo la strada privata di accesso della casa dove abita la settantenne.

«Avrò all’incirca percorso un centinaio di metri - racconta - ma, all’inizio, non ho sentito la valanga scendere - continua -. Stavo andando a piedi verso il borgo storico, quando ho sentito il tonfo della neve. A quel punto ho capito cosa stava succedendo, anche perché, essendo nata e cresciuta qua, sapevo che la zona è soggetta a slavine, e mi sono rifugiata tra le case».

La neve invade la strada e va oltre la staccionata, a pochi metri dal parcheggio e dall’abitazione della donna. «Quando sono andata a vedere - prosegue - il muro di neve sarà stato alto più di sette metri. Non l’avrei certamente scampata se vi fossi finita sotto». La settantenne ricorda anche come, nella zona, costellata comunque di paravalanghe, siano frequenti le slavine.

«Sempre in questi giorni sono scese valanghe nel Vallesino, la zona che nel 1977 causò otto vittime, e poi nella Val Bausa. Tanto che sabato c’erano diverse persone in giro a fotografare quanto stava succedendo. E ancora sabato sera c’è stato un distacco di neve». Accortasi della valanga, la donna ha avvertito il sindaco di Foppolo Gloria Carletti e i carabinieri, provvedendo poi tramite una pala meccanica a liberare l’accesso alla propria abitazione.

«Il versante - prosegue la residente al Piano - è difeso da diversi paravalanghe. Ce ne sono anche a monte delle nostre case, a destra del punto in cui si è staccata la slavina. Così come ce ne sono sul famoso canale del Vallesino, ma la quantità di neve scesa in questi mesi è talmente tanta che probabilmente riescono a fare poco».

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