In secca le sorgenti della Val Vertova, mai così da 70 anni

Val Seriana. Non un goccio d’acqua dove nasce il torrente. Quasi sparite anche le celebri pozze. Colpa della siccità dei mesi scorsi e che ora si manifesta: timori per l’estate.

Le sorgenti della Vertova sono in secca, completamente: non succedeva da anni ed è un pessimo segnale per la valle. La Val Vertova ha avuto negli anni scorsi un’esplosione di popolarità ed è stata presa d’assalto da residenti e turisti provenienti anche da molto lontano, attratti dalle bellezze naturalistiche accessibili a breve distanza dalla città. Le pozze e le cascate della valle sono diventate una vera e propria attrazione. Proprio per contenere questo afflusso, l’Amministrazione comunale a partire dal 2021 ha regolato l’accesso alla valle imponendo un ticket di pagamento.

Ma ora la situazione della valle si presenta ricca di interrogativi che non fanno ben sperare.I due punti più a Nord in cui l’acqua sgorga dal terreno sono da qualche giorno completamente in secca. L’attraversamento realizzato con una fila di pietre per consentire di superare il livello dell’acqua giace su un letto completamente vuoto.

La segnalazione arriva da Marco Mutti, assessore ai Lavori pubblici di Vertova e per anni impegnato nella gestione dell’acquedotto del paese con l’attività di famiglia. Dal 1957 sino al 2010 prima il padre Riccardo, poi il figlio Marco hanno gestito l’acquedotto che serve i paesi di Vertova e Colzate e ancora dopo il 2010, quando il Comune di Vertova ha affidato la gestione ad Uniacque, hanno collaborato con quest’ultima società.

«Da tanti anni non si assisteva ad una situazione del genere – racconta Marco Mutti –. Dagli Anni Cinquanta ad oggi solo un’altra volta si era verificata una situazione simile, intorno al 2000, ma non in maniera così accentuata. Fatta eccezione per questo altro episodio, anche le persone che vanno in alpeggio in zona non ricordano un’altra secca come quella attuale». La zona interessata dalla problematica si trova circa un chilometro e mezzo a Nord rispetto alle «pozze», elemento più noto e visitato della valletta. «Qui è presente anche un cartello che segnala il punto in cui nasce la Vertova – prosegue Mutti –. Il torrente storicamente è sempre nato in questa zona, sono i primi due punti dove l’acqua sgorga dalla terra». La causa del fenomeno è da ricercare probabilmente nella siccità dei mesi scorsi. «Si tratta di sorgenti molto profonde – spiega ancora Mutti –. Prima che la mancanza di acqua si manifesti passano diversi mesi e altrettanto serve perché torni. Impiegano molto tempo sia a svuotarsi sia a riempirsi. L’assenza che vediamo oggi è probabilmente la conseguenza delle scarse precipitazioni dello scorso anno».

La situazione, secondo Mutti, non interessa solo la Val Vertova ma quantomeno tutto il bacino legato al monte Alben. «I serbatoi si stanno svuotando, specialmente in questa zona. Più a nord forse possono contare su maggiori precipitazioni di neve e pioggia, ma nella nostra zona rischiamo una crisi, che non riguarda solo Vertova, ma tutti i paesi della zona, come Oneta, Serina, Cornalba». Infatti «la sorgente della frazione di Chignolo è in sofferenza da tempo – spiega il sindaco di Oneta Angelo Dallagrassa – e viene rifornita dalle autobotti». Situazione critica anche quella a Cornalba, in Val Serina, dove «le sorgenti – spiega il sindaco Luca Vistalli – scarseggiano da tempo. Per ora tengono perché siamo solo 300 abitanti». Il problema inizia a farsi sentire anche più a sud. Nella zona delle pozze l’acqua è poca, quasi nulla. Un vero problema: dalla Val Vertova arriva l’acqua che alimenta i paesi di Vertova e Colzate, ma anche Gazzaniga e Fiorano. «Al momento nella zona da cui si attinge l’acqua, dove sono presenti le opere di presa, l’acqua c’è ma si inizia ad avvertire i primi segnali di sofferenza. Il fatto che nelle sorgenti a Nord non ci sia più acqua fa presagire che facilmente lo stesso problema si presenterà poi più a Sud». Gli interrogativi in vista dell’estate rimangono tanti.

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