Il ghiaccio non resiste sul lago d’Endine, c’è preoccupazione per le scorte d’acqua

Lago d’Endine. Una sottile lamina di ghiaccio ricopre il lago d’Endine solo la mattina e il cambiamento climatico rischia di portare situazioni d’emergenza per le scorte d’acqua.

Negli ultimi giorni un sottile strato di ghiaccio ha iniziato a ricoprire la zona più ombreggiata e fredda del lago d’Endine, quella compresa tra Spinone e Monasterolo.

Questo leggerissimo velo si nota soprattutto al mattino, mentre al pomeriggio si scioglie tutto: di giorno la temperatura sale di parecchi gradi sopra lo zero, e secondo le previsioni continuerà a farlo.

Al ghiaccio servono una o due settimane di temperature fortemente in negativo, almeno di notte, per poter stazionare in maniera più continuativa sul lago, ma finora tali condizioni non si sono verificate e non è sicuro che ciò accada a febbraio.

Questa stagione l’alta Val Cavallina rischia di aver perso un importante volano turistico: il lago è da sempre stato capace di attrarre numerosi visitatori da fuori provincia.

La difficoltà che il ghiaccio oggi incontra a formarsi è il segno del cambiamento climatico: fino a pochi anni fa la coltre di gelo iniziava ad attaccare a dicembre e, accumulati dai 10 ai 30 centimetri di spessore, rimaneva intatta fino a febbraio. Il ghiaccio era così solido da reggere le passeggiate da costa a costa.

Emergenza idrica

Anche il lago d’Iseo sta risentendo del cambiamento climatico: da 414 gironi il livello del Sebino è sotto la media. Da metà novembre ha continuato a scendere fino a raggiungere i 5,9 centimetri sotto lo zero idrometrico a fronte di una media di 40,9 centimetri.

Nel 2023 la situazione sarà resa ancora più grave dalla siccità del 2022 che non consente di beneficiare delle scorte d’acqua come era invece accaduto nel 2021.

Per quanto riguarda il bacino dell’Oglio, a cui fa riferimento il Sebino, nel lago manca il 65% d’acqua, dato che ha spinto Regione Lombardia a richiedere la riduzione dell’uscita dell’acqua dal lago, chiudendo la diga di Sarnico. C’è preoccupazione anche per le ricadute ambientali: i canali pieni d’acqua costituiscono un importante presidio per la flora e la fauna oltre che avere un ruolo a livello di igiene sanitaria pubblica.

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