«Dopo il virus saremo migliori?»
Le domande dei giovani di Nembro

Nasce il «Festival delle Rinascite possibili»: un mese di incontri in piazza Libertà, luogo simbolo dell’epidemia. Esperti a confronto su scienza, scuola, fragilità e cultura. Apre il giornalista Mario Calabresi

Come saremo dopo il Covid? La pandemia ci renderà migliori? Domande a cui i giovani di Nembro tentano di dare risposta indagando quanto accaduto in modo non banale attraverso «Migliori di così, Festival delle Rinascite possibili».

«Protagonisti sono proprio i giovani» spiega don Matteo Cella, curato dell’oratorio che con l’Amministrazione comunale, insieme alla Biblioteca Centro Cultura, alla Cooperativa sociale Gherim, la redazione de Il Nembro Giovane, l’Ipssar Sonzogni, propone un percorso di otto incontri in cinque mercoledì e tre venerdì tra il 24 giugno e il 22 luglio.

«L’idea è nata dai ragazzi e ragazze di Nembro che si sono attivati durante l’emergenza e si sono chiesti se fosse possibile che quanto accaduto potesse diventare un’occasione per aprire nuove riflessioni - continua il curato -. Con l’Amministrazione si è dato corpo a questo progetto coinvolgendo soggetti presenti a Nembro attenti ai temi educativi». Nelle serate che si svolgeranno in piazza della Libertà, luogo simbolico dove riprendere ad incontrarsi, interverranno testimoni significativi, sollecitati dai giovani che potranno così misurarsi con le grandi sfide della contemporaneità, in un momento delicato di passaggio. Tra gli snodi importanti, pensando al futuro, certamente la scuola, da qui la possibilità che il progetto culturale sia riconosciuto come corso di formazione per gli insegnanti.

Sul palco saliranno anche alcune protagoniste della gestione dell’emergenza Covid 19, portatrici di buone prassi da condividere. Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta anche sui canali YouTube dell’oratorio di Nembro e del Comune. Si inizia mercoledì con lo scrittore e giornalista Mario Calabresi, che interverrà dopo l’apertura affidata a Michela Testa e Natascia Recanati, giovani attive dell’oratorio che racconteranno cosa significa essere «Giovani al tempo del Covid 19».

Il 1° luglio spazio alla scuola con Patrizia Graziani e Antonella Gianellini dell’Ufficio Scolastico territoriale di Bergamo, che precederanno Alberto Pellai, psicoterapeuta. L’8 luglio Sara Bergamelli della Protezione civile racconterà «Il territorio al tempo del Covid 19» precedendo Stefano Laffi, ricercatore sociale, esperto del mondo giovanile. Il 15 luglio il sociologo ed economista Mauro Magatti parlerà dopo Maria Grazia Gritti, responsabile dei Servizi alla Persona del Comune, a cui è affidato il tema «Le fragilità e la cura al tempo del Covid 19». Infine il 22 luglio lo scrittore e giornalista Saverio Tommasi, raccoglierà gli spunti posti dall’intervento delle volontarie del Progetto Usignolo, del Centro italiano femminile e della Conferenza di San Vincenzo.

Alle serate del mercoledì si affianca per tre venerdì un secondo percorso di approfondimento su tematiche care ai giovani: la situazione internazionale, la scienza, la scuola. Ecco allora sul palco il 3 luglio lo scrittore e giornalista Gigi Riva, per parlare del «Mondo dopo il coronavirus»; il 10 luglio l’insegnante e pedagogista Franco Nembrini tratterà di «Cultura dopo il coronavirus» e il 17 l’antropologo e filosofo Telmo Pievani «La scienza dopo il coronavirus».

Gli incontri si svolgeranno alle 21; in caso di pioggia si utilizzerà il Modernissimo: è necessaria la prenotazione. Per informazioni www.miglioridicosi.it, profilo Instagram @migliori_di_cosi; mail [email protected].

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