«Fin da piccolo nel mirino dei bulli, vi dico: l’antidoto è parlarne con chi vi vuol bene»

La storia. La testimonianza di Luciano Nodari, 56 anni, di Barzizza, che ha incontrato 680 studenti delle scuole della Val Gandino per raccontare la sua esperienza con il bullismo. Leggi di più su L’Eco in edicola mercoledì 8 febbraio.

«Mi piacerebbe andare nelle scuole a parlare di bullismo». Con queste parole Luciano Nodari, 56 anni, di Barzizza, esprimeva in una lettera a L’Eco di qualche mese fa il desiderio di testimoniare la propria esperienza di vita, con l’obiettivo di incoraggiare i più giovani a non mollare di fronte ai bulli. A maggior ragione se la testimonianza arriva da chi, sbeffeggiato fin da piccolo per la statura minuta e costretto, in età adulta, alla sedia a rotelle, ha scoperto nuove tristi forme di bullismo proprio a causa dell’handicap.

La richiesta è stata esaudita: in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, Il 7 febbraio Luciano ha potuto raccontare le vicende più significative che lo hanno interessato di fronte agli studenti - 680 in tutto – delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Gandino, Cazzano e Casnigo, riunitisi al campetto dell’oratorio di Cazzano Sant’Andrea. «Fino al 2007 non avevo alcun problema fisico, ma ero basso di statura e perciò venivo preso in giro. Non solo io, ma anche altri miei amici subivano la prepotenza dei coetanei: mi ricordo di un mio compagno delle elementari, figlio di contadini, che veniva deriso per l’odore dei campi che inevitabilmente si trascinava anche in classe. Ebbene, spesso sono le condizioni familiari e lavorative ad essere fonti di disprezzo: ma se non ci fossero agricoltori e allevatori come fareste voi – ha chiesto ai giovani ascoltatori – a mangiare latte, formaggi e carne?».

La soluzione migliore è una sola: «Bisogna parlarne sempre in famiglia, confrontarsi con i genitori, con maestri e professori o con gli amici del cuore. La guerra si fa sempre in due: non date mai ai bulli la possibilità di iniziarne una, ma, al contrario, dimostratevi sempre uniti con chi vi vuole bene».

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