Va a pesca e non fa più ritorno a casa, a Lizzola muore l’urologo Alessandro Piccinelli

IL TRAGICO MALORE. Ha avuto un malore nel giorno di Pasqua mentre stava pescando: è morto così Alessandro Piccinelli, noto urologo di 61 anni.

Era uscito domenica 31 marzo per una battuta di pesca in un torrente vicino a casa a Lizzola, in Alta Val Seriana, verso le 15.30 e poi non era più rientrato. Alessandro Piccinelli, noto urologo di 61 anni, aveva un’abitazione a Lizzola in via Manina, ma risiedeva a Curno.

A dare l’allarme i famigliari. Le ricerche dei vigili del fuoco e del soccorso alpino (dieci i tecnici Cnsas impegnati) sono iniziate subito e si sono concentrate in serata nella zona delle Piane, dove, dopo qualche ora,verso mezzanotte, è stato trovato il corpo senza vita dell’uomo riverso nel torrente.

Alessandro Piccinelli è stato un medico molto amato e conosciuto sul territorio. Dal 2013 al 2017 Piccinelli è stato responsabile dell’Unità Operativa di Urologia della Clinica Castelli di Bergamo. Nel 2018 ha iniziato la collaborazione con il Gruppo San Donato, prima al Policlinico San Pietro e poi al Policlinico San Marco.

Il cordoglio del mondo sanitario

«La scomparsa improvvisa e prematura del dottor Alessandro Piccinelli ci ha lasciati attoniti e profondamente addolorati. Da tempo collaborava con il Gruppo San Donato, come urologo degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi - così in una nota Francesco Galli, amministratore delegato degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi -. In questi anni vissuti insieme a noi ha saputo farsi apprezzare e ben volere sia dai pazienti sia da tutte le persone che hanno avuto occasione di lavorare con lui, grazie alla sua grande professionalità e alla sua umanità. Di lui resterà per sempre l’esempio, come professionista e come uomo, e il ricordo di un medico di grande valore, scrupoloso e attento, sorretto da una profonda passione per il suo lavoro, per i suoi pazienti e per le nuove generazioni alle quali si dedicava promuovendo iniziative di sensibilizzazione e prevenzione sul territorio.Tutto il personale dei due Policlinici si unisce al dolore della sua famiglia».

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