I computer quantistici presto realtà, l’Italia è in prima fila

I computer quantistici diventeranno presto realtà e in quest’avventura l’Italia è seduta in prima fila: lo dice all’ANSA Massimo Inguscio, docente all’Università Campus Bio-Medico di Roma, a margine del convegno dell'Accademia dei Lincei organizzato da Sandro Stringari, dell'Università di Trento, e dedicato alla fisica degli atomi ultrafreddi e dei condensati di Bose-Einstein. Tra loro Wolfang Ketterle, Nobel per la Fisica 2021, e Giorgio Parisi, Nobel per la Fisica 2022. L'incontro è stato dedicato al fisico Lev Pitaevskij, "una figura veramente fondamentale per la fisica moderna: il suo lavoro merita di essere ricordato in questo convegno che tocca molti temi caldi e di grande attualità", ha dichiarato Giorgio Parisi.

Membro autorevole della famosa scuola di Landau e coautore degli ultimi volumi del corso di Fisica Teorica di Landau -Lifshitz, dal 1989 Pitaevskii - grazie alla mobilità internazionale favorita dalla perestrojka di Gorbaciov - iniziò a collaborare con l'università di Trento, dove divenne professore nel 1998. In questi anni coinvolse il suo team in varie collaborazioni nazionali ed internazionali. Il lavoro noto come Teoria di Gross-Pitaevskii è ancora oggi oggetto di attività di ricerca in centinaia di laboratori in tutto il mondo.

Lee ricerche di Pitaevskij hanno gettato anche le basi per lo sviluppo dei computer quantistici. “Siamo molto vicini, tutti i Paesi avanzati li stanno realizzando – afferma Inguscio – e l’Italia è protagonista sia dal punto di vista teorico sia da quello sperimentale”.

L’importanza di questo traguardo è resa evidente dalle tante applicazioni che questa tecnologia rivoluzionaria potrà offrire: “Serviranno per l’agricoltura di precisione, per studiare i cambiamenti climatici con un’accuratezza senza precedenti e in campo medico, perché ad esempio possono leggere le immagini relative al cervello in modo molto più preciso, dando anche consigli per eventuali terapie”, spiega il linceo. “Ma anche nel campo della cybersecurity, o per mettere a punto nuovi materiali, per esempio in grado di proteggere il nocciolo dei reattori nucleari a fusione”.

I computer quantistici sono dispositivi che utilizzano le proprietà quantistiche della materia per effettuare operazioni. A differenza di un calcolatore classico, quello quantistico si basa sui cosiddetti qubit (l’equivalente quantistico dei bit), che sono in grado di immagazzinare molte più informazioni ed effettuare operazioni molto più complesse.

Ecco perché i calcolatori quantistici sono al centro di notevoli investimenti economici, che li stanno avvicinando sempre più. “Sono molto contento – commenta Inguscio, tra gli organizzatori dell’evento all’Accademia dei Lincei – perché sto vedendo grande attenzione anche da parte delle istituzioni. Infatti, la tecnologia sarà talmente strategica che dovrà necessariamente essere messa a disposizione delle aziende e delle istituzioni”.

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