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Mercoledì 31 Luglio 2024
La disinformazione si diffonde come una reazione nucleare a catena
   La disinformazione online  non   si propaga  come una malattia contagiosa, ma piuttosto   come una reazione di fissione nucleare a catena  : lo dimostra un   nuovo modello matematico  che   indica come la diffusione di fake news risenta dell'uso più o meno razionale che gli utenti fanno di Internet e dei social.  I risultati dello studio,   utili  per mettere in atto   nuove politiche di contrasto al fenomeno  , sono   pubblicati  sulla rivista Aip Advances dai ricercatori della Shandong Normal University in Cina. 
 
 Per studiare la   diffusione della disinformazione sul web  vengono   solitamente impiegati dei modelli matematici presi in prestito dall'epidemiologia  . "I modelli utilizzati per la diffusione delle malattie infettive - afferma il primo autore dello studio Wenrong Zheng - vedono la propagazione della disinformazione   come un processo passivo  in cui si riceve l'infezione, senza considerare i cambiamenti comportamentali e psicologici delle persone nel mondo reale, nonché l'impatto di eventi esterni sulla diffusione delle dicerie". 
 
   Al contrario  , i ricercatori cinesi hanno notato alcune   similitudini che accomunano la propagazione delle fake news al meccanismo di reazione a catena che avviene nei reattori nucleari  . Nel loro modello   le notizie false online si comportano come i neutroni  , le particelle subatomiche che danno il via alla fissione nucleare, mentre   gli utenti del web sono come i nuclei di uranio che vengono colpiti  : gli   interessi personali  e il   comportamento  di questi individui   determinano se la notizia verrà subito ritrasmessa ad altre persone  , un po'   come la soglia di fissione dell'uranio determina se la reazione a catena può partire oppure no  . 
 
 "   L'entità della propagazione delle notizie false è strettamente correlata alla proporzione di utenti del web razionali  ", osserva Zheng. "Ciò riflette l'importanza dell'istruzione:   maggiore è il livello di istruzione, più facile è mettere in discussione le voci quando si ricevono informazioni che sono difficili da riconoscere come giuste o sbagliate  ".
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