Prima sorpresa dalla capsula con le polveri dell'asteroide Bennu

La capsula rilasciata dalla sonda Osiris-Rex della Nasa, con il suo prezioso carico di campioni prelevati dall'asteroide Bennu, ha già riservato la sua prima sorpresa: c'è molto più materiale del previsto che ricopre l'interno del contenitore e l'esterno del braccio robotico che ha afferrato la polvere dell'asteroide, e dunque le operazioni iniziali di analisi e raccolta stanno procedendo più a rilento del previsto. Il miglior contrattempo del mondo da avere, secondo quanto dichiarato dalla Nasa.

La maggior parte del campione è contenuta all'interno della testa del braccio robotico, che per il momento è ancora chiusa, ma prima che questa fosse sigillata all'interno della capsula tre anni fa, subito dopo la raccolta, i ricercatori si accorsero che stava fuoriuscendo della polvere: si aspettavano quindi di trovare residui all'interno della capsula esterna una volta rimosso il coperchio, ma non in queste quantità. Parte di questa polvere sta già venendo sottoposta a rapide analisi iniziali con diversi strumenti, che riveleranno i primi dati sulla composizione chimica e morfologica e un inventario dei minerali presenti.

Queste prime indagini offriranno ai ricercatori maggiori dettagli utili man mano che si avvicinano ai campioni principali, che potrebbero raccontare molto sia sull'origine del Sistema Solare, sia sugli elementi necessari per assemblare le molecole alla base della vita. Nelle prossime settimane, la testa del braccio robotico verrà spostata in un altro contenitore dedicato, dove avrà finalmente inizio il delicato processo di smontaggio che rivelerà il prezioso carico.
Parte di questo verrà inviato anche in Italia, dove lo attendono gli osservatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica di Padova, Arcetri e Roma.

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