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 Prevedere il comportamento di tanti atomi che interagiscono tra loro, comprese le loro caratteristiche quantistiche, è una   sfida troppo complessa per i computer tradizionali  , ma è invece uno dei settori in cui i computer quantistici possono dare un'   incredibile accelerazione  , almeno sulla carta. Riuscire a fare questo tipo di   simulazioni  permetterebbe applicazioni che possono spaziare dalle previsioni meteorologiche con un'accuratezza senza precedenti, allo studio di turbolenze nei fluidi fino ai materiali superconduttori. 
 
 Per passare dalla teoria alla pratica ci sono ancora alcune   difficoltà tecniche  , in particolare   è necessario limitare le fonti di errore  , ossia disturbi alla purezza dei qubit, la versione quantum dei bit. Il nuovo lavoro guidato da Algorithmiq, startup che vede tra i suoi quattro fondatori gli italiani Sabrina Maniscalco e Matteo Rossi, ha permesso ora di risolvere uno di questi problemi. 
 
 Grazie al   nuovo software  sviluppato dai ricercatori di Algorithmiq, basato sulle cosiddette tensor network, i ricercatori sono stati in grado di simulare un esempio di caos quantistico' eseguendo ben 6.000 operazioni quantistiche eliminando quasi completamente gli errori. Proprio in una   fase di transizione  come quella attuale, in cui iniziano a esistere i primi computer quantistici sufficientemente potenti, i   software  (ossia i linguaggi di programmazione) potrebbero rivelarsi il   fulcro per permettere un balzo decisivo  a queste nuove macchine. In questo scenario, il traguardo appena raggiunto potrebbe rappresentare un   punto di svolta  capace di aprire concretamente le porte all'uso dei computer quantistici a una classe di problemi con potenziali grandi applicazioni.
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