Le storie dimenticate / Val Calepio e Sebino
Sabato 07 Settembre 2013
Gandosso, la ricerca delle pietre
dell'antico maniero scomparso
C'era un castello a Gandosso? Quale ne fu la storia? Quando e perché andò distrutto? A ricostruire la vicenda dell'ormai misterioso e dimenticato maniero si è trovato lo studioso di storia locale Lodovico Villa, convinto della sua esistenza sulla base di molti indizi.
«La presenza di un castello sul territorio di Gandosso sembra certificata con una certa sicurezza, almeno per tre motivi», sostiene Villa. «Il primo è la testimonianza di molti scritti (a partire almeno dal 1481) che citano il toponimo "Castel Gandozzo"; il secondo perché «nella toponomastica sparsa in varie fonti si parla chiaramente di "Castel Gandosso", "Monte Castello", "Madonna del Castello"».
Alle tracce toponomastiche si aggiungerebbero anche indizi meno immateriali: «Almeno fino a qualche anno fa, erano visibili delle tracce di fondamenta, con una scalinata scavata nella roccia viva». Dei resti di mura, che «purtroppo recenti lavori hanno nascosto del tutto, rimane», informa Villa, solo «documentazione fotografica».
Sull'esistenza del castello concordava già, del resto, il volume «Castra Bergomensia: castelli e architetture fortificate di Bergamo e provincia», edito nel 2004 dalla Provincia di Bergamo. In un manoscritto del 1481, informa Villa, si trova la dicitura «castrum Gandozi». Tra i vari significati, «castrum» può significare «fortificazione, installazione di tipo militare, fortezza, castello».
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