Casnigo rievoca la peste
con «Ol mal contagius»

Un'occasione per raccontare una triste pagina di storia, ma anche valorizzare un contesto architettonico di particolare suggestione. Sarà il trecentesco cortile del Suffragio a fare da scenografia a Casnigo al «Dies Irae», la rievocazione storica che verrà proposta sabato sera alle 20,45, in coincidenza con l'apertura delle celebrazioni del sacro triduo dei morti.

L'occasione del triduo risulta ideale per proporre questo «Dies Irae», letteralmente il «giorno del giudizio», così come recita il canto gregoriano che accompagnava i defunti al cimitero e che verrà proposto nel corso della drammatizzazione, scritta per l'occasione dal regista Flavio Moro e intitolata «Ol mal contagiùs».

La ricostruzione è stata fatta con particolare rigore, consultando un'infinità di documenti d'archivio, sui quali Moro ha costruito le parti da affidare a una trentina di attori e comparse. Il contesto scenografico sarà quello del cortile del Suffragio, a pochi passi dalla parrocchiale.  Il programma comprende una particolare cena che si terrà alle 19 nel Salone degli arcipreti a pochi passi dal Suffragio, dove verrà servito un menù secentesco. Ci saranno zuppa con farro e fagioli, polenta di castagno e fonduta di cipolle, ma anche tipicità specifiche come la chesciöla.

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