Cornalba, salta il «meeting»
L'appuntamento è il 26 e 27

Alla fine l'hanno vinta le  previsioni meteo, e così anche per questo weekend salta il «Meeting di Cornalba», organizzato dal gruppo alpinistico «I Camosci di San Pellegrino».

Alla fine l'hanno vinta le  previsioni meteo, e così anche per questo weekend salta il «Meeting di Cornalba», organizzato dal gruppo alpinistico «I Camosci di San Pellegrino». Inizialmente programmato per il 5 e 6 ottobre, l'appuntamento - che rientra nel circuito «3 Corne climbing» assieme alle date di Brembilla e Roncobello che si sono svolte durante l'estate -era slittato all'imminente fine settimana, ma giovedì sera si è deciso di farlo slittare nuovamente, questa volta al 26 e 27 ottobre.

Il consiglio è comunque sempre quello di consultare il sito www.gruppocamosci.com, prima di partire alla volta della Corna Bianca, la nota parete che si alza come una candido fungo di roccia tra i boschi della Val Serina.

Se tutto andrà per il verso giusto, il 26 e il 27 ottbre sarà sempre lei la protagonista del meeting intitolato a Bruno «Boy» Vistalli e da quattro anni anche al «Camos», al secolo Bruno Tassi, scalatore scomparso nel 2007 che alla Corna Bianca aveva dedicato anni, aprendo le vie più impegnative. La novità di quest'anno riguarderà proprio alcune di queste linee: «Finora - spiega Gianandrea Tiraboschi, tra gli organizzatori del meeting e apritore, assieme allo stesso Tassi, di numerosi tracciati - avevamo consentito di affrontare solo i primi tiri; proprio la presenza di numerosi e spettacolari multi pitch, ci ha convinto dell'opportunità di salirli nella loro interezza».

Quali? Si tratta di vie che hanno fatto la storia di Cornalba come «Solo gli dei», la «Via della Fessura» o «Turisti del vuoto». In tutte lo zampino del Camos naturalmente che anche quest'anno, dicevamo, verrà celebrato con il consueto affetto e un premio assegnato all'arrampicatore e all'arrampicatrice in grado di affrontare in libera la salita più difficile.

Per il resto il copione sarà quello di sempre. Oltre alla «maratona verticale», ovvero la possibilità di arrampicare due giorni in coppia, autocertificando i propri tiri; il memorial Bruno Vistalli «Boy» andrà al climber che realizzerà il tiro più difficile in arrampicata libera. Attorno, la solita, grande festa con il punto di ristoro allestito al Parco alpini alla base della stessa falesia e messo a disposizione con la consueta collaborazione dall'amministrazione comunale. Tanta musica, tanti video e tanta allegria.

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