Filo di ferro sull’argine dell’Oglio
Matteo, 16 anni: salvo per un soffio

Un filo di ferro teso tra due alberi a un’altezza di circa un metro: una trappola per gli appassionati di motociclismo, che poteva costare carissimo a Matteo, giovane pilota di enduro di Costa Volpino.

Il ragazzo, 16 anni compiuti a fine gennaio, è stato colpito al torace e alle braccia, dove si sono formati diversi lividi, ma solo una fortunata combinazione ha evitato il peggio. Stava infatti aspettando alcuni amici e prima di iniziare l’allenamento ha deciso di compiere al contrario e a velocità ridotta il circuito ricavato nella zona. Se avesse percorso come al solito la pista ad andatura normale e secondo il giro consueto, il grosso filo di ferro lo avrebbe colpito al collo con esiti potenzialmente letali. Il filo era infatti posizionato in un punto in cui la traiettoria del circuito porta i piloti a prendere rapidamente velocità. L’intenzione dei familiari del giovane centauro di Costa Volpino è di presentare una denuncia contro ignoti: è probabile che ciò avvenga nelle prossime ore nella caserma dei carabinieri di Costa Volpino.

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