«Il ponte sull’acqua, vetrina mondiale
Quale futuro per il turismo del Sebino?»

Quale futuro per il Sebino dopo «The floating piers», l’installazione dell’artista Christo che arriverà dal 18 giugno 3 luglio sul lago? Se lo chiede la Lega Nord che ha presentato un’interpellanza in Provincia.

«La politica – spiega il consigliere provinciale Luca Serughetti – deve fare il proprio dovere destinando definitivamente il lago d’Iseo al turismo. Alcune attività presenti e fortemente impattanti sono incompatibili con il futuro del Sebino. A questo scopo ho presentato, insieme al gruppo Lega Nord in Provincia, specifica richiesta al presidente Rossi e al Consiglio per non perdere questa straordinaria occasione».

«Una vetrina mondiale sul nostro lago – aggiunge – in grado di far sentire turisticamente i suoi effetti per oltre 20 anni, che rischia però di essere vanificata da una politica industriale incompatibile e miope. Un contrasto impietoso fra la bellezza delle località costiere, gli scempi industriali e l’allestimento artistico da 15 milioni di euro. È fondamentale quindi risolvere per sempre i problemi di salute, qualità della vita e tutela dell’ambiente, iniziando da Tavernola come caso pilota per creare un effetto domino su tutta l’area lacustre. Il 4 luglio dovrebbe ricordare ogni anno questo cambio di marcia, un nuovo inizio per questo posto unico scelto dall’artista Christo fra migliaia di località nel mondo».

Ecco il testo dell’interpellanza firmata dai consiglieri provinciali Luca Serughetti, Gianfranco Masper, Corrado Centurelli e Giorgio Valoti

«È imminente – si legge nel documento – l’evento internazionale che coinvolgerà tutto il lago d’Iseo, luogo scelto da Christo fra migliaia di location nel mondo. L’evento, unico nel suo genere, è destinato a cambiare per sempre il Sebino. Un’occasione imperdibile per sdoganare e rilanciare il nostro lago e i suoi territori a livello internazionale. Un evento che, se ben gestito, può far sentire i suoi effetti per almeno 20 anni. Il 4 luglio costituisce l’anno zero per il Sebino e rappresenta un’opportunità unica e irripetibile. Alcune attività presenti e fortemente impattanti sono incompatibili con il futuro del Sebino. Fra queste attività rientra sicuramente, come esempio emblematico e di maggior impatto, il cementificio di Tavernola Bergamasca».

«A seguito dell’interrogazione specifica del gruppo Lega Nord – prosegue – presentata il 16.7.15 e discussa il 13.11.15, il presidente Rossi si era impegnato a ripresentare e trattare la vicenda del cementificio di Tavernola entro breve, ma a tale impegno non si è dato seguito. Per questo importante evento non pare esistere una cabina di regia condivisa, relegando la bergamasca a un ruolo indefinito e mortificante, con il rischio che questa mancanza di coordinamento porti oltremodo disagi pesanti e imprevisti ai territori interessati».

«Tutto ciò premesso – si legge ancora – si chiede al consiglio provinciale di impegnare il presidente Rossi a porre in essere tutte le azioni utili e indispensabili per: 1. destinare definitivamente il lago e il Sebino al turismo in via prioritaria; 2. cambiare la politica industriale per renderla compatibile con le esigenze di salute, ambiente e qualità della vita dei territori interessati, iniziando dal cementificio di Tavernola Bergamasca al fine di creare un effetto domino che coinvolga nel tempo il resto del territorio e delle amministrazioni locali. 3. Tutela della salute pubblica: Sperimentare soluzioni innovative per ripristinare le condizioni di salute dell’area interessata dalla ricaduta al suolo di inquinanti emessi in atmosfera dal cementificio. 4. Tutela dell’ambiente: evitare ulteriori danni al territorio e al suo ecosistema, sia superficiale che carsico».

«L’area interessata – scrivono i consiglieri – è inoltre oggetto da anni di studi e ricerche da parte del gruppo speleologico Progetto Sebino che all’interno dell’Abisso Bueno Fonteno ha portato alla luce un fenomeno carsico di livello europeo che interessa anche l’area di Tavernola Bergamasca; 5. Riduzione del traffico: ripristino del sistema di trasporto del materiale prodotto dal cementificio su chiatte (sistema ritenuto dalla comunità europea come il meno impattante dal punto di vista ambientale), eliminando il transito sulle 24 ore dei camion, che comportano grave pregiudizio alla qualità della vita e alla sicurezza dei cittadini di diversi paesi (Tavernola Bergamasca, Predore, Sarnico) e che pregiudicano qualsiasi vocazione e investimento turistico».

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Eco di Bergamo La passerella sul lago