Sebino, la strada per Parzanica
apre a fasce orarie dal 26 marzo

Il sindaco di Tavernola ha firmato l’ordinanza per la bretella a lago chiusa per la frana dal 22 febbraio: si passa tra le 6,30-8,30 e le 17,30-19,30.

Era nell’aria da alcuni giorni l’ipotesi di una possibile riapertura in alcune fasce orarie del raccordo a lago di Tavernola che consente il collegamento a Parzanica. L’ordinanza di ieri del sindaco di Tavernola, Ioris Pezzotti, ne dà conferma: venerdì 26 marzo, in due fasce orarie giornaliere concordate con la Prefettura e a determinate condizioni, si potrà di nuovo transitare lungo la strada che si imbocca dal lago in zona cementificio, chiusa dal 22 febbraio scorso a causa del rischio frana del Monte Saresano. Questi gli orari stabiliti dall’ordinanza di Pezzotti: dalle 6,30 alle 8,30 e dalle 17,30 alle 19,30 con la sorveglianza garantita dai carabinieri. Gli orari stabiliti di comune accordo sono funzionali alle esigenze principalmente di lavoratori e studenti di Parzanica, ma anche di altra utenza che ragionevolmente dovrà adeguarsi.

Non poteva esserci notizia più attesa per la piccola comunità isolata, di poter di nuovo transitare, anche se solo in alcune ore, lungo quel tratto che sbocca a lago e quindi sulla litoranea, inaugurato nel 2000 insieme alla nuova strada a mezza costa realizzata dal cementificio in cambio della miniera Ca’ Bianca. Tirano infatti un sospiro di sollievo i parzanichesi costretti da più di un mese ai sali e scendi lungo la strada agrosilvopastorale d’emergenza Colderù-Bratta, resa agibile grazie all’intervento della Comunità montana dei laghi bergamaschi, con la collaborazione dei volontari della Protezione civile. Ma su e giù anche lungo la ripida mulattiera di Portirone. Due percorsi alternativi che potrebbero servire nel caso di nuovi stop, che qui ovviamente nessuno auspica.

«Non è stata una decisione facile – sottolinea il sindaco di Tavernola –. Sono stato combattuto tra le difficoltà di Parzanica e l’esigenza di garantire la sicurezza del transito. Rassicurato dalla costante riduzione dei valori di frana, confermata dal geologo, e dall’attività di guardianaggio da parte dei carabinieri e volontari, ho emesso l’ordinanza con alcune condizioni».

«Alle operazioni di apertura e chiusura del raccordo, come da me richiesto - aggiunge Pezzotti - sovrintendono i volontari della Protezione civile coordinati da Francesco Morzenti, con il compito di impedirne l’apertura qualora ci fossero condizioni meteo avverse o segnali negativi del movimento franoso, in un ordine che dovesse salire sopra i cinque millimetri giornalieri per più di tre giorni».

Intanto, a stretto giro di posta, la direzione generale del Territorio e della Protezione civile della Regione ha decretato lo stanziamento di 250 mila euro per interventi urgenti di protezione e di ripristino della viabilità. Fondi che saranno gestiti dalla Comunità montana quale ente attuatore dell’intervento urgente, che consiste essenzialmente nella posa di una barriera paramassi a difesa del raccordo e della bretella per Cambianica.

«Appena sarà ultimato il lavoro di messa in sicurezza – dichiara la presidente Adriana Bellini – il transito tornerà ad essere libero, fatti salvi sviluppi diversi rispetto al movimento franoso. Quindi ancora un po’ di pazienza, ma per ora i parzanichesi possono stare tranquilli».

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